Blog / Il diario di Paci | 20 Maggio 2016

Il diario di Paci – 129. Paci e la tristezza

Quando io sono nervosa o triste.
Comincio a mettere a posto.
Faccio una lunga passeggiata.
Coloro con i pennarelli di Marta.
Accarezzo il gatto.
Mi vedo un film.
Scrivo un po’.
Leggo.
Cammino di nuovo.

Quando io sono nervosa o triste.
Faccio, guardo, tocco, ascolto, mi muovo.
Lascio che i pensieri finiscano nei sensi.

Quando io sono nervosa o triste.
Te lo vorrei raccontare.
E lo faccio.
Con il pensiero.
Con lo sguardo.
Scrivo qualcosa per te.
Una pagina per te.
Da strappare a fine serata.

Quando io sono nervosa o triste.
Mi tolgo i vestiti che stringono.
E ne metto dei morbidi.
Niente bottoni.
Niente lampo.
Solo stoffa addosso.
E uno scialle se fa freddo.
Come te a addosso.

Quando io sono nervosa o triste.
Mi strucco.
I capelli legati.
Il latte.
L’ovatta.
L’acqua fresca.
L’asciugamano.
La crema.
I capelli sciolti.
I pensieri se ne vanno, con il trucco.

Quando io sono nervosa o triste.
Ascolto Marta.
Leggo un vecchio messaggio di Stella.
E se, per caso, chiami tu, ascolto la tua voce.

Quando io sono nervosa o triste.
Lascio che René torni a casa come vuole lui.
Silenzio? Silenzio.
Domande? Risposte.
Cena? Cena.
Niente cena? Niente cena.

E piano piano.
E, a volte, subito.
Tutto si fa più calmo e poi felice.

A me, della vita, piace tutto.
E quello che non mi piace, se non posso cambiarlo, lo vivo calma.

Di urlare mi sono stancata.
Non serve più.
Di spiegare, basta.
Io ho capito.
Di parlare, aspetto il momento buono.
Che ci sia qualcuno che vuole ascoltarmi.
Ora è il momento di vivere.
È sempre il momento di vivere.
E c’è così tanto amore da dare e da prendere.
Che faccio della tristezza un’occasione per essere più felice appena posso.
E la faccio passare.
Si. Me la lascio passare via la tristezza.
Funziona spesso e quando non funziona, aspetto. Poi passa. Passa sempre.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.