Blog / Il diario di Paci | 29 Aprile 2016

Il diario di Paci – 126. Paci e quello che può

Ho mangiato un dolce prima di fare la comunione.
Vorrei che trovassi della dolcezza in me.
Sempre.
Ma oggi mi sento amara.
E volevo darti invece un po’ di dolcezza.
Quando sentirai il mio amaro.
Ti ricorderai dello zucchero che avevo in bocca per te.

Mi sono sistemata i capelli.
Quando è arrivato il mio turno di prenderti, in fila.
Voglio essere bella quando sono davanti a te.
Almeno di fuori.
Quando andrai giù dentro di me.
E troverai le cose brutte, i pensieri tristi.
Ricordati dei miei capelli.
Che ho sistemato per te.

René.
Oggi farò la spesa e cucinerò qualcosa che avrà un buon profumo.
Di quelli che ti accolgono sulla porta di casa.
Sarà quel profumo ad accoglierti.
Perché io non ce la faccio a venire alla porta.
Le gambe non si muovono.
Quando arriverai nella camera in cui sarò.
Ci incontreremo.
Non prima.

Mi metterò a sistemare casa con la televisione bassa.
Sentirai solo voci.
Nessun disturbo.
Potrai studiare, aggiornarti, fare quello che vuoi, come vorrai.
Ti lascio il mio silenzio.
Perché le parole non vengono.
Perché parole non ne chiedi.

Non farò ciò che è giusto fare in questi casi.
Non farò ciò che è bene fare per il bene della coppia.
Non farò come se fosse andato tutto bene tra noi.
Farò come mi sento di fare.
Sarà la cosa giusta per noi. Della misura di quello che siamo.
Sarà il bene possibile.
Se non ti andrà bene dovrai dirlo.
Io non salvo il matrimonio
Salvo te.
Ma tu vuoi essere salvato da me?
Lo vuoi un mio Ciao?
O ti basta il profumo della cucina?

Ma tu vuoi le mie parole?
O ti basta il mio silenzio?
O ti basta il volume basso della Tv?

Non sono triste.
Sono qui.
E non è poco.
Il mio profumo.
Il mio silenzio.
Esigono rispetto.
Sono quello che sento.
Sono quello che posso.
E non è poco.
Io non salvo il matrimonio.
Io salvo te.
Tu vuoi?

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.