
Il diario di Paci – 117. Il maglione che gratta
Ho messo un maglione che pizzicava da morire.
Me ne sono accorta subito.
Ma pensavo fosse solo una sensazione.
Che passava, poi.
Che mi abituavo, poi.
E invece no.
Ci ho messo sopra la giacca.
E con il peso, pizzicava ancora di più.
Ci ho messo sopra la cinta della borsa.
E con il peso, sfregava ancora di più.
Che fastidio.
Mi sono grattata tutta la mattinata.
Cercando di farlo senza farmi vedere troppo.
Poi l’ho finalmente tolto.
Ma il prurito forte è rimasto.
Non so perché ti racconto questo.
Però te lo volevo raccontare.
Io credo che tutto quello che sento.
Tutto quello che io dico: è una sensazione.
Io credo che lo devo ascoltare.
Ci devo credere.
Non è vero che le sensazioni sono meno forti dei pensieri.
Che la pelle è meno chiara,è meno comprensibile delle parole.
Io voglio ascoltarmi sempre.
Capirmi sempre.
Credermi sempre.
Anche quando non sono pensieri.
Ma il corpo, il cuore, le braccia, mi parlano.
Io voglio capirmi sempre anche quando parla la pelle, non solo le parole.
Anche perché da un po’ di tempo ho pochi pensieri.
Poche parole.
E ti guardo solo.
Ti sento solo.
E ti amo solo.
Io voglio ascoltarmi solo.
Ti mi parli anche attraverso di me.
Io lo so
Lo sento .
E ci credo.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.