
Il diario di Paci – 116. I due uomini di Paci
Non lo capisco, Paci, non lo capisco il tuo modo di vivere.
Rinunciare a tutto.
Rinunciare, non ad un uomo, ma a due uomini. Proprio non lo capisco.
Ma che senso ha?
Con tuo marito non va? È sbagliato tutto? Molto?
Ti innamori di un altro?
Allora lasciati con tuo marito e va con l’altro.
Questo lo capirei.
Avrebbe un senso, ha un senso.
Oppure rinuncia all’altro e tieniti tuo marito.
Oppure rinunci a tutte e due per viverti finalmente la tua vita.
Questo pure lo capirei.
Ma questo modo tuo di vivere è incomprensibile.
Perché non scegli?
Tu stai con tuo marito e vai avanti cercando di salvare il salvabile.
E l’altro non lo prendi, non pretendi nulla, ci parli, ci stai insieme quando puoi.
Stai così, serena, piena di amore come se avessi tutto e invece non hai nulla.
Ti sbagli Stella.
O forse non riesci a capirmi perché non so spiegarmi.
Io non scelgo un amore.
Io scelgo di amare.
Sono parole da cioccolatino ma debbo uscire e quindi scusami parlo con le parole che mi vengono.
Ascoltami per favore.
Renè non vuole essere amato da me, lui si.
Se è amore rispetta tutti e tutto.
Nella mia vita io ho deciso di amare.
E ogni amore che scelgo è amare.
Non toglie nulla.
Anzi.
Ma tu hai rinunciato a tutto, Paci.
No, io ho donato tutto.
C’è una grande differenza.
La differenza che c’è tra una vita vuota perché derubata, saccheggiata.
E una vita svuotata perché tutto è stato dato, donato, speso.
Non ti chiedo di capire, Stella.
Ti chiedo di essermi amica, cioè di svuotarmi anche tu la vita.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.