Articoli / Blog | 04 Febbraio 2016

MIO n.4 – Un prete per chiacchierare / Dio accoglie anche loro

Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988. Abita a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice sito accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su L’Huffington Post, ilsussidiario.net, e ha una pagina di corrispondenza sul settimanale Mio. Il suo blog è Come Gesù, Abelis (Lindau) il suo ultimo romanzo, Il Signore dei Sogni (Ares) l’ultimo saggio. Il compenso di questa settimana servirà a comprare un fornello a gas a una coppia di ucraini e a una di polacchi.
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Caro don Mauro,
nella chiesa di Sant’Anna, nel borgo storico della mia città, è consuetudine che venga dedicata una giornata per la benedizione degli animali. Nelle altre chiese però normalmente il loro ingresso non è ammesso. Ma non sono creature del Signore anche loro?
Michele, Bari

Ciao Michele, a S.Antonio tutti gli animali da cortile vengono portati in piazza e benedetti. Ci sono delle foto molto belle, se hai tempo ti consiglio di andarle a guardare. Credo che il problema, per quanto riguarda l’ingresso nelle chiese non sia dovuto all’animale ma a noi uomini: i padroni non sempre sono educati. Ecco credo sia solo un problema di “gestione”. Nei periodi estivi, le funzioni sono fatte in spazi all’aperto, in pinete o giardini. In quelle occasioni non è inusuale trovare qualche cane accucciato ai piedi del suo padrone in preghiera e, devo dirti che non solo quella visione non mi disturba ma che anzi la trovo molto bella.
Io vedo quei cani e penso al loro essere creature di Dio. Nel vangelo i cani ci sono (per es. Lc 16; Mt 15) e, a volte, il Dio creatore mi è più comprensibile guardato attraverso gli occhi di un cane che guarda il suo padrone. L’amore come servizio è visibile nel passo saltellante di un cane che risponde correndo al suono della voce del padrone. L’amore paziente lo vedo in un cane accucciato, muso a terra, ai piedi del suo padrone che lavora, mentre attende il momento della passeggiata. L’amore fedele è nello sguardo fisso sulla porta del supermercato chiusa, di un cane che attende il suo padrone che è entrato. Che dire? Stare con il nostro cane è non solo amare una creatura di Dio ma anche imparare ad amare da creatura.

Gentile don Mauro,
innanzitutto complimenti per la tua rubrica. Vorrei che tu mi chiarissi un dubbio: che differenza passa tra la Bibbia di noi cattolici e quella dei Testimoni di Geova?
Anna, Cosenza

Grazie per per i tuoi complimenti Anna. Si può dire sinteticamente che in occidente, fino a Lutero, c’era una sola traduzione della Bibbia; e, poiché tradurre è sempre anche interpretare, fino ad allora, in campo cristiano, c’era una sola interpretazione (o pochissime altre). Da allora si sono moltiplicate. La Bibbia dei Testimoni di Geova è una delle tante. Da tener presente che i Testimoni di Geova non sono cristiani perché essere cristiano significa credere che Gesù è Dio e questo, un appartenente alla “Sala del Regno” non lo crede.

Ciao, don Mauro! sabato non sono andata al Family Day ma gli amici dei movimenti mi hanno fatto sentire in colpa dicendomi che non sono una cattolica coerente. Il parroco mi ha tranquillizzata ma ho perso la serenità. Davvero non capisco come certi continuino a dirsi cristiani e a negare i diritti degli omosessuali. Mi aiuti? Grazie.
Daniela, Monza

Ciao Daniela, prima di tutto sei hai parlato con il tuo parroco vuol dire che hai fiducia in lui. Ascoltalo e non perdere la serenità come lui ti ha detto. I vescovi italiani sono contenti sia dei cattolici che sono andati a Roma sia di quelli che sono rimasti a casa. E poi, Daniela io credo che non dobbiamo chiederci chi sia cristiano e chi no e chi sia coerente e chi no. Abbiamo la nostra coscienza e un cuore che conosce solo Dio. Quando si parla di “questione omosessuale” ricordiamo sempre che quella che per molti è la “questione omosessuale” per altri è la loro vita. Ecco io ogni volta che esce fuori la questione dei diritti degli omosessuali credo che un cristiano debba guardare le persone che incarnano quei diritti, prima che “la questione”.