
La Lettera di un cristiano semplice – Le unioni civili non tolgono nulla, anzi aggiungono amore
Ringrazio “Un cristiano semplice” per questo post. Gli ho chiesto se voleva partecipare alla costruzione di uno spazio in cui il dialogo può svolgersi – nonostante troll e hacker – pacatamente. La sua Lettera rappresenta il sentire generalizzato delle persone che mi scrivono o si rivolgono a me e che non sono andate in piazza prima e non ci andranno dopo. Insomma della gente che preferisce prendere un caffé con chi non conosce, invece che fare “un gruppo contro” sui social o nella vita
Caro Don Mauro, sono nato in un piccolo paese e, come molti italiani, negli anni sessanta la mia famiglia si è trasferita a Roma, più precisamente nella periferia romana.
La mia formazione cristiana la devo anche ai miei nonni che quando ero piccolo mi portavano in pellegrinaggio nei maggiori santuari italiani. Queste persone semplici – erano dei contadini – vivevano l’essere cristiani sia con lo spirito che nelle azioni quotidiane: insomma amavano gli esseri umani, gli animali, la natura.
A Roma, se pur con molte difficoltà, ho completato i miei studi brillantemente. Mi sono laureato, ho trovato la mia anima gemella con cui sono felicemente sposato in chiesa da più di venticinque anni, e abbiamo due splenditi figli.
Penso di essere un buon marito e un buon genitore prima che a parole nei fatti. Pur nelle innumerevoli difficoltà lavorative e non, io e mia moglie ci siamo occupati di mia suocera, malata gravemente, per circa venti anni. Non solo affettivamente ma anche materialmente. Uno dei miei figli è affetto da una malattia rara che ci ha provato profondamente. Spiegargli da adolescente perché si chiamasse rara non è stato facile. Abbiamo fatto come un famoso comico dicendogli che le cose rare sono speciali in quanto tali. Penso che abbiamo ben educato i nostri figli più con l’esempio che con le parole: ad esempio lasciando che scegliessero liberamante la scuola pubblica per uno, parificata -cristiana- per l’altro. Insomma, penso di essere un cristiano più che nella pratica religiosa,pur importante, nei comportamenti,nella vita quotidiana.
Durante la mia vita ho incontrato persone con diverse culture, credo religioso e diverso orientamento sessuale e ho potuto constatare che ogni essere umano pensa e ama in maniera universale. Potrei dire che tende all’amore. Penso che il riconoscimento delle unioni civili non solo non toglie nulla alla mia famiglia ma aggiunge più amore nella società in quanto ci saranno piú persone felici e serene. Aggiungerei anche che non capisco come si fa ad essere cristiani e a non desiderare che le altre persone siano felici e libere di autodeterminarsi.
Un cristiano semplice
La foto della pic è stata fatta dall’autore della lettera. È il luogo, a New York, in cui è stato ucciso John Lennon