L’Huffington Post: In morte di Piton, lunga vita a Piton!
Ricman è stato portato via da un brutto male. È il modo normale di parlare del cancro: brutto male. Come se esistesse un “male buono”. Eppure, da oggi, so perché quest’espressione non è così pleonastica. È vero, non esiste un male buono però esiste un dolore che fa male e che invece è buono. Com’era il personaggio di Piton: che, per quasi tutta la saga di Harry Potter, è un cattivo, uno dei cattivi peggiori, ma alla fine si rivela la figura più carismatica, il migliore, chi è pronto, per le ragioni del bene, all’estremo sacrificio, quello che ti fa rimanere solo ed incompreso per tutta la vita.
Piton è buono e uccide Silente per ordine di Silente: una cosa difficilissima. Per questo c’è un momento in cui Hagrid riferisce ad Harry Potter di aver sentito Piton litigare con Silente dicendogli che non sarebbe mai riuscito a fare quello che gli stava chiedendo. La maledizione Avada Kevadra può essere fatta solo essendo cattivi, credendoci ma, appunto, Piton è buono. È il motivo per cui mai e poi mai Draco Malfoy avrebbe potuto uccidere Silente. Piton riesce nell’impresa impossibile grazie “al voto infrangibile”: è ciò che gli dà una forza che dovrebbe venirgli da quell’odio per Silente che non ha. Cos’è nelle nostre vite “il voto infrangibile”? Quell’impegno, quella promessa, quel senso del dovere, quel “si fa perché si deve fare” che prima o poi è lo spartiacque della nostra esistenza, la colonna vertebrale della nostra vita.
Avete un figlio? Sapete di cosa parlo. Avete un uomo o una donna cui avete dato voi stessi? Sapete di cosa parlo. Avete un genitore che è stato tutto? Sapete di cosa parlo. Amarli è stata la cosa più bella che avete provato, amarli è stata quella cosa che vi ha tenuto in vita non facendovi dormire per molte notti e facendovi camminare per strada parlando da soli. Poi c’è stato un gesto d’amore verso di loro che li ha salvati ma che vi ha ripagato col loro odio. Piton è carnefice e salvatore nella stessa persona. Severus è stato un martire da vivo, un martire da solo. Un martire della vita buona ma dal lato che fa male. Chi rimane nell’amore, muore, e se riesce ad arrivare alla fine della vita capirà che tanto dolore portava all’amore, portava l’amore. Che non tutti i mali sono brutti, e per questo dire “un brutto male” non è pleonasmo ma solo una delle facce possibili del male. Incontrare Piton nella vita è una cosa rara. Se vi capita, non giratevi dall’altra parte.
Tratto dall’Huffington Post
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