
La misericordia del blog – Adozione a distanza a scuola
Qualche anno fa, prima che arrivassi io, nella scuola dove lavoro attualmente, prestava servizio una docente di nome T.
Tutti i colleghi la ricordano come una donna generosa ed intelligente che era legata ad alcuni da profonda amicizia. Insieme al fratello era venuta a contatto con una associazione missionaria di ispirazione cristiana che si occupa anche di adozione a distanza: Italia solidale. La professoressa T. si era subito adoperata per mettere in atto un progetto per cui, grazie ad una pesca di beneficenza, la scuola – cioè i ragazzi- adottassero un ragazzino a distanza. La pesca di beneficenza era organizzata da tutti: ragazzi e insegnanti portavano oggetti che poi venivano estratti in una lotteria.
Un giorno T. si ammalò e in poco tempo venne a mancare lasciando tutti nel dolore e nello sconcerto. Ma la sua iniziativa è andata avanti. La mia collega P., in sua memoria e assieme al fratello di T., continua ad organizzare e promuovere la nostra pesca di beneficenza e soprattutto l’adozione a distanza.
I ragazzi partecipano attivamente portando oggetti e dolci e contribuendo economicamente. Tutti gli anni, poi, riceviamo notizie del bambino adottato. Insieme a questo, teniamo viva la memoria e la generosità di T. Per me, che non l’ho conosciuta, è chiaro, vedendo i frutti di questi progetto, che l’amore vince la morte e unisce. Unisce sempre: T. era cattolica ma ad esempio la mia collega P. è atea.
Un bell’esempio di costruzione di ponti e non di muri attraverso un gesto di concreta carità.
Nelle foto: la vendita dei dolcetti per la pesca di beneficenza