Articoli / Blog | 15 Dicembre 2015

L’Huffington Post – Un cristiano impari a sentire la fede come un fan di Star Wars

Puoi organizzare tutti i Giubilei del mondo ma poi arriva Star Wars.

Gli americani sanno fare i film. Fanno un film e diventa una storia, fanno una storia e diventa una saga. Sanno creare il mito, l’attesa. Sanno far sentire parte di quella storia anche te spettatore, anche se è una storia di stelle e navicelle spaziali e principesse galattiche e spade luminose. Non importa, ci sei dentro e ci cresci, dentro lei. E lei è lì a segnare il tempo che passa: Star Wars 1977 – 2015 La sua pagina Fb ha 15 milioni di mi piace. “La forza sia con voi” è diventato un verso letterario, patrimonio della cultura, quasi patrimonio Unesco come la dieta mediterranea.

C’è chi oggi andrà al cinema da solo, un po’ scostato dal resto della platea perché “disturbato dalla poca fede delle nuove generazioni”: lo vedi nei commenti sotto i post nei social. Usa proprio la parola fede, e questo, a me prete, cavolo, mi interpella. Posso cavarmela provvisoriamente dentro di me dicendo che è una fede con la “f” minuscola ma dura poco, è solo una questione grammaticale. Il pathos mondiale attorno a questa saga, dai diciamocelo, è più del “rumore” mediatico della Fede, quella che io scrivo con la F maiuscola. Perché il Giubileo della misericordia è una novità di settimana scorsa, Guerre Stellari dura da quarant’anni.

Il mio non è un grido o tempora o mores. È che mi piacciono le saghe, mi piace la fantascienza, mi piacciono i film americani (o forse dovrei dire “i film”, e basta perché quando guardi Guerre Stellari capisci che i film sono quelli e basta) e vorrei imparare come loro a far sapere al resto del mondo che la mia fede è una storia. Vorrei che la storia della salvezza fosse sentita come la storia di tutti. Attesa, desiderata, vissuta, riconosciuta e conosciuta da tutti. Almeno come fanno i fan di Star Wars. Attendono , desiderano, se la vivono, conoscono ogni singolo nome di pianeta e tutti i personaggi. Hanno le loro ritualità, i loro incontri a tema, i loro pupazzetti commemorativi. Quante volte invece la mia fede è solo qualcosa di privato, e se è sociale è per essere contro, per difendere. Non voglio una dimensione Hollywoodiana, certo, ma una dimensione sociale, pubblica, positiva, che amalgama, che costruisce, dovrebbe averla. Perché un uomo ha una dimensione sociale e pubblica. Un cristiano dovrebbe essere come uno qualsiasi, come un fan di Harrison Ford. Impariamo impariamo.

Tratto da L’Huffington Post

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12 risposte a “L’Huffington Post – Un cristiano impari a sentire la fede come un fan di Star Wars”

  1. Pseudo ha detto:

    Mi dispiace che mi abbia tolto l’amicizia su FB, ci sono rimasto male.

  2. mauroleonardi ha detto:

    Oh dispiace anche a me ma è un fatto assolutamente casuale. Il mio vero profilo facebook è quello alla pagina di Come Gesù. Tengo aperto il profilo personale solo perché molte persone non conoscono l’uso della pagina e quindi mi contattano lì. Ogni settimana tolgo alcune centinaia di amicizie per indirizzarle sul like della pagina. Cerco così di non superare le 4500. Mi dispiace che tu ci sia rimasto male ma lo spiego a tutti. Se non ci fosse il limite di 5000 sui profili personali non le toglierei.
    Scusa ancora ma ci sono costretto.

  3. Giuseppina F. ha detto:

    La nuova forza che c é in questa saga con i suoi vari momenti di lotta nella nostra vita invece.dovrebbe essere per noi cristiani la fede.Essere dei fan di essa.Vivere la fede come vita da quando apriamo gli occhi;ci alziamo;cammminiamo;lavoriamo;pranziamo ecc…La fede dev essere riconoscere una presenza operante ed operativa del mistero del Padre nella nostra vita;il modo in.cui esso opera nella nostra vita si chiama Cristo;per cui Chiesa e comunione tra di noi.Dio non ci ha scelti per i nostri meriti ma perche ci ama.Siamo stati scelti per accorgersi della sua presenza nella nostra vita.La battaglia personale per vincere con la Fede i nemici che ci impediscono di vivere da figli di Dio inizia.Tutti fans con l arma della fede sopra l astronave dell amore

  4. Ilde ha detto:

    il Lato Oscuro, consente di comprendere che «il concetto del bene è un punto di vista», (dice Palpatine) e quindi le 6 puntate precedenti e la 7 di domani nelle sale cinematografiche, complessivamente immergono in un favoloso sistema di pensiero paragonabile a quello di Arthur Schopenhauer che ha dipinto il mondo, appunto, come mera volontà e rappresentazione soggettiva dello stesso e quindi non mi sembra proprio il caso di essere intruppati in simile alienazione umana come fenotipo di fede

  5. Stefania P ha detto:

    Cari amici del blog, mi è capitato sott’occhio questo articolo che scorreva nella home.
    Ed ho pensato di fare un salto qui, a salutare tutti, a fare degli auguri per le prossime festività.
    Un sacerdote che scrive su questo blog, ( le omelie) sostiene che le persone che hai conosciuto , in qualche modo, ti restano sulle spalle. Che significa? Semplicemente che anche se non le senti quotidianamente, sai che esistono e la tua strada si è talvolta incrociata con la loro. Questo basta per creare dei legami, per ricordarle, per aver voglia di risentirle almeno di tanto in tanto.
    Don Mauro, sia ottimista! Il suo articolo parla dei fans di Star Wars e ne sottolinea delle belle caratteristiche:
    “Attendono , desiderano, se la vivono, conoscono ogni singolo nome di pianeta e tutti i personaggi. Hanno le loro ritualità, i loro incontri a tema, i loro pupazzetti commemorativi.”
    A questo punto lei si scoraggia sul modo dei cristiani, di vivere la fede ”Quante volte invece la mia fede è solo qualcosa di privato, e se è sociale è per essere contro, per difendere.”
    Beh, non bisogna generalizzare! Si, molte volte è così…ma non sempre.
    Sa che quelle che lei ha elencato, sono anche le caratteristiche di tanti cristiani?
    Che “conoscono tutti i personaggi” del Vangelo ( magari anche perchè lo leggono ogni giorno,) che hanno i loro “incontri a tema”, che ne parlano tutte le volte che possono , che “attendono e desiderano” i momenti in cui ritrovarsi a pregare o meditare, ed hanno anche…beh…”pupazzetti commemorativi”…è un po’ dissacrante, ma hanno anche tanti piccoli oggetti che ricordano Lui (o la sua mamma).
    E, se possono, se trovano un sorriso in altri cristiani, subito le vivono tra loro queste cose, mica da soli.
    Spesso! Non sempre, ovviamente, capita di viverle da soli…ma spesso e volentieri.
    Si, esistono i fans di Gesù: io ne conosco molti.
    Sono loro che tengono alta la bellezza del Vangelo anche nei nostri tempi!

  6. Giuseppina F. ha detto:

    Grazie Stefania ricambio gli auguri di Buon.Natale a te ;e famigliaTanti auguri di bene!!

  7. mauroleonardi ha detto:

    Cara Stefania P. grazie di aver risposto a quanto scrive Ilde. Io non c’ho capito nulla. E invece grazie a te per il tuo intervento che condivido al 100%

  8. Betulla ha detto:

    Stefania P. ricambio i tuoi auguri pieni e significativi.

  9. Ilde ha detto:

    ma…a dire il vero Stefania P. non stava rispondendo…almeno penso

    per chi vuole capire l’argomentazione, pretendevo dire che l’apparente opposizione tra la Forza e il Lato Oscuro cioè i supposti bene e male di Guerre Stellari, in verità non è tale; l’espressione di Palpatine “il concetto del bene è un punto di vista” è la perfetta espressione del subdolo e genuino relativismo vestito di gala e quindi andare a fare invidiare una chiesa a modo di fans ‘starwaristi’ è bello “emotivamente” ma falso nella sostanza; è argomento provocatorio adatto a ‘Huff’ ma privo di analogie valide; si può veicolare una tale idea nel tempo (domani esce il film), ma non certamente si fa cultura in questo modo; si prende in giro le persone con argomenti del genere

  10. Dory ha detto:

    ciao ilde. Innanzi tutto benvenuta.
    Io penso che Guerre stellari – certamente inteso nel senso di film “POP”, cioè diretto a tutti – abbia tanti messaggi positivi.
    Comunque nell’articolo non si fa una lode sperticata nè del film, nè dei contenuti. ma ci si domanda: se film ( belli) come “Guerre stellari” attirano intere generazioni di bambini, adulti, etc, etc…perchè io cristiano, spesso, non riesco a essere “attraente” ( nel senso dell’attrazione di Francesco)?
    Perchè sembro spesso avere un volto da Quaresima, senza Resurrezione?
    Perchè ?
    Queste domande non servono a fare di tutta un’erba un fascio, nè a deprimersi, ma per invitare noi Chiesa, noi laici, noi tutti a darci da fare. A annunciare il Vangelo con gioia. Ad avere la faccia da salvati.
    A raccontare una storia, quella di gesù, che è la più bella da raccontare e da sentire: perchè è vera, ha un sacco di colpi di scena. tanto dolore, tanto amore e poi finisce bene. Per tutti.
    Inoltre che “il bene sia questione di punti di vista” è vero.
    Vedi ilde: dal punto di vista della legge del tempo, Maria doveva essere trattata come un’adultera e la sua morte per lapidazione era oggettivamente un “bene”, anche dal punto di vista religioso. Ma Giuseppe, ascoltando l’angelo, vede un BENE più grande.
    Gesù è “giustamente” condannato dai farisei come bestemmiatore e dai romani come sobillatore e tali capi di accusa “non facevao una piega”. la condanna del Signore era un “bene”. Naturalmente la realtà vera e profonda era un altro BENE: il suo sacrificio per noi.
    Il fariseo – rispettato e onorato – prega nella prima fila del Tempio e fa tutto e dice tutto molto “bene”. Il pubblicano – odiato da tutti e oggettivamente peccatore – riconoscendosi tale, dall’ombra del suo ultimo posto, raggiunge e comprende un BENE più grande.
    E sì…Il bene è questione di punti di vista. Lo Spirito Santo è molto creativo. e L’unità di tutto questo BEne che a volte arriva da strade impensate e a volte oscure…. sarà in Dio. In Paradiso.

  11. Tres ha detto:

    Stefania buon Natale. Molto bella quella frase sulle persone che si incrociano nella vita.

    Dory è sempre un piacere grande leggerti.

    Ilde ciao. Dory ha già detto tutto e meglio quello che vorrei dirti. Ti aggiungo la mia esperienza.
    Quando incontri qualcuno che sa fare della sua fede la sua storia personale, di Gesù un “personaggio” della sua vita, vieni attratto irresistibilmente. Lo spunto di Guerre Stellari credo sia nella bellezza di questa attrazione.