Quanti followers su Instagram ci vogliono per sentirsi belle? Quanti scatti rifatti, quanti selfie fasulli, ti devi fare per farti bella agli occhi degli altri e agli occhi tuoi? Adesso, grazie al pianto e allo sfogo di Essena, 18 anni, sappiamo che mezzo milione di followers e duemila scatti non bastano.
Cos’è la bellezza se una donna di forme bellissime non si sente bella? Io non ho mai conosciuto una donna amata che si sentisse brutta, e di donne brutte ne ho conosciute davvero tante. Quelle donne mi dicono che per essere belle non serve la bellezza ma serve l’amore. Ricordo il commento di un signore a proposito di una foto non ritoccata di una bellissima top model ora cinquantenne: eravamo su un “Frecciarossa” e quel signore disse a chi stava vicino che una donna dopo i quarant’anni è “carne morta”. Sì, diceva così, carne morta.
Essena, che ha ritoccato le sue foto nella vana ricerca del tasto selfie perfetto, piange a 18 anni perché a 18 anni vuole essere felice: non le basta essere “carne viva”. A nessuno di noi basta mai sentirsi carne viva anche se siamo una carne viva bellissima. E per essere felici è necessaria una sola cosa e basta una sola cosa: sentirsi amati. Non solo l’amore di un altro, anche l’amore verso se stessi. Se ti ami sei bello o bella. Se non ti ami, anche fossi perfetto, hai bisogno di continue certificazioni sullo stato della tua carne. Amore, gentilezza, creatività, passione: se fossero queste le nuove misure della bellezza? I veri 90-60-90 della felicità?
Essena ha lanciato un sasso ma non è la prima e non sarà l’ultima. Alexandra Elle ed Erika Layne, due mamme americane della East Cost, hanno lanciato #loveyourlines per gridare al mondo che le smagliature fanno parte della natura della donna e che ogni corpo è bello proprio perché unico. Non sbagliamoci. Quella di Essena non è una denuncia contro il web e i social. Perché non è una denuncia: è una testimonianza bella, che fa bella Essena e chi l’ascolta. Io, ripeto, non ho mai conosciuto una donna amata che si sentisse brutta.