Articoli / Blog | 21 Ottobre 2015

Ilsussidiario.net – Spara e uccide il ladro/Chi dei due era veramente disarmato?

Un ventottenne è morto a causa di colpi d’arma da fuoco in un appartamento a Vaprio D’Adda (Milano). Il giovane era entrato per rubare e chi lo ha ucciso è il potenziale derubato, un pensionato di sessantacinque anni. Dormiva nella casa dove viveva con la moglie e, svegliato dai rumori, quando si è accorto dei ladri ha reagito a colpi di pistola. Uno ha centrato il giovane ventottenne, un romeno che è morto sul colpo. I vicini hanno raccontato che l’uomo – cioè il pensionato – aveva preso una pistola, che quindi era detenuta legalmente, per difendere la sua famiglia dopo aver subito quattro furti ad agosto.
Quando si legge di un ragazzo di ventotto anni che muore ammazzato per un solo colpo di pistola frontale e ravvicinato, è logico provare dolore e rabbia. Per la morte di un giovane, perché è morto rubando, e perché un uomo innocente ora è interrogato dalla polizia e indagato dall’autorità giudiziaria. Scrivo innocente e non mi correggo. L’avvocato Buongiorno scrive su Twitter che “la legittima difesa va cambiata: va ampliata”. Ma forse è la strumentalizzazione di un politico, come quella di Salvini che dice che il ladro se l’è cercata.
Io non sono un politico e non ho competenze tecnico -giuridico per cui non mi addentro nei meandri di ciò che è o meno legale o di cosa dovrà fare la politica. Parlo di quello che conosco: la paura. Non mi sembra corretto dire che se vengo sorpreso nel sonno nella mia camera da letto da un ladro, questi sia “disarmato”. Chi è veramente disarmato? Chi non ha un arma? Certamente. Ma si può definire disarmato un uomo che si introduce di notte in un appartamento abitato e si aggira tra persone inermi che credono di stare al sicuro in casa loro e dormono ognuno nella loro stanza? Io ne dubito. Un padre e una madre sanno cosa vuol dire quando i figli sono tutti a casa nel loro letto: vuol dire che va tutto bene. Se uno dei due è fuori, chiama, e chiede a chi è rimasto “come va?” si sente rispondere “tutto bene, sono tutti a casa”. Vuol dire che va tutto bene. Se, come nel caso del pensionato, si era al quarto furto in casa negli ultimi mesi; se con lui c’era la sua famiglia, se tutti erano nei loro letti a dormire tranquilli, io mi sento di dire che, sì, è vero, lui era armato di una pistola, ma era una pistola nel comodino, non andava in giro con la pistola nella fondina. Invece il giovane ventenne che con i suoi complici si introduce in una casa abitata anche se non era armato di una pistola aveva un’altra arma potentissima: la sorpresa paralizzante: sentire rumori di persone nel corridoio di casa tua e vedere un fascio di luce sui muri che dovrebbero difendere chi hai di più caro, è pazzesco.
Rispetto a questa sorpresa, a questa trappola, il pensionato e sua moglie sono disarmati anche se hanno una pistola nel comodino. Perché il ladro e i suoi complici quando si aggirano di notte in una casa da loro scassinata, arrivano pronti al momento del confronto: sono preparati, quindi armati. Sono forti della violazione di un’abitazione e fanno violenza a chi la abita, che invece è inerme e incosciente, in pace, nel proprio letto. Chi si sente crollare il mondo addosso in un minuto perché fino a un minuto prima viveva sereno la sua vita affettiva è paralizzato dal dolore, è disarmato, è fragile. Chi si sveglia e nel buio capisce cosa accade mentre apre le palpebre e cerca di capire che ore sono e chi è in corridoio e rimane terrorizzato per chi dorme accanto a sé e nella stanza accanto, è disarmato. Anche se ora è indagato per omicidio colposo. E l’armato è l’altro. Lo so, è difficile dire a un uomo che morto che è un assassino. È difficile dire che è innocente un uomo che ha ucciso. Però chiediamoci se dobbiamo cambiare qualcosa nelle nostre leggi. Perché altrimenti torneremo nel Far West senza che nessuno di noi sia John Wayne.

Tratto da ilsussidiario.net

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48 risposte a “Ilsussidiario.net – Spara e uccide il ladro/Chi dei due era veramente disarmato?”

  1. Giuseppina F. ha detto:

    Il ragazzo che é stato ucciso era un ladro che non doveva andare a rubare;l uomo come hai detto era prevenuto;quindi ha ucciso deliberatamente e volontariamente.Giustifichi un omicidio che tale resta;nonostante sia stato compiuto da un uomo derubato.Personalmente noncredo sainnocente ne lui;ne chi rubava.Ma il rispetto per la vita umana dove l hai messo don Mauro??quindi sei con Salvini che dice ha fatto bene ad uccidere??I ladri erano due e non erano armati perche l altro é fuggito.Se l assassino voleva veramente difendersi scusacse ti correggo;non gli sparava un colpo ravvicinato in testa.La leggittima difesa é giusta se la tua vita é in pericolo;se anche l altro è armato;non é giustificabile uccidere cosi presi dalla rabbia.Mi deludi tanto come sacerdote che dovrebbe essere per la vita;non per la morte.Chissa quel ragazzo che storia aveva alle spalle!!Hai pensato ai suoi genitori??magari credevano che in Italia avesse trovato fortuna.Avrebbe potuto redimersi magari come Carmelo;invece muore cosi…Il far west lo ha fatto questo signore che si é fatto giustizia da solo;se veramente aveva paura;metteva allarmi collegati con agenzie di vigilanza;ti informo don Mauro che esistono in Italia questi istituti.Per me l anziano è un assassino perche si é fatto giustizia da solo.Certo che la paura c era;ma anche l intenzione che la prossima volta avrebbe ucciso chi entrava per rubare.Personalmente credo che farsi giustizia da soli è come la pena di morte;viene giustificata perche l altro ha gia ucciso;non si sta compiendo un omicidio ma giustizia.Don Mauro nel tuo articolo questo hai esaltatoil farsi giustizia da soli

  2. Giuseppina F. ha detto:

    E sottolineo che il signore derubato teneva la pistola sempre sul comodino e che il ladro non era armato;aveva solo una torcia in mano.questo aggrava la posizione del pensionato

  3. Giuseppina F. ha detto:

    Giustificami don Mauro perche é leggittima difesa perche per me é premeditare tenere sul comodino pistola con intenzione di uccidere.Non era armato il ladro e non.ci sono i presupposti di leggittima difesa.La lettiggima difesa é se sei minacciato in pericolo di vita ed al buio non poteva sapere se era armato;infatti aveva solo una torcia in mano.è omicidio.Non uccidere viene prima di non rubare nei comandamenti e lo sai.Io ammetto la difesa solo nei casi estremi e come ho scritto poteva mettere sistemi di allarme.Naturalmente non credo tenesse gioielli o soldi in casa visto i precedenti è stata vendetta

  4. mauroleonardi ha detto:

    In questo caso sono d’accordo con Buongiorno che dice che l’istituto della legittima difesa va rivisto. Non dico affatto come Salvini: se l’è cercata. Dico che non c’è solo l’arma della pistola ma anche quella dell’aggressione a casa tua.
    Naturalmente è facile ragionare seduti a casa propria. Prova a pensare cosa proveresti se di notte trovassi un uomo che gira per la tua casa con un torcia elettrica. Come fai a sapere che non è armato? per di più dopo aver subito quattro furti in tre mesi?

  5. loretta conte ha detto:

    Manca il rispetto per la vita da entrambe le parti.

  6. Betulla ha detto:

    Non si possono semplificare in poche battute situazioni e circostanze cosi particolari. Pensiamo allo stato di ansia generale che viviamo tutti, e dico tutti,e che i media amplificano quando descrivono nei minini particolari aggressioni del genere che per la maggior parte non finiscono cosi ma con l’assassinio dei poveri derubati con violenza inaudita. Questi sono i fatti che ascoltiamo e che viviamo a volte da esperienze a noi vicine.La reazione è quella personale che nessuno prevede prima , ma che nell’ immaginario in qualche modo si costruisce (premedita?) per stabilre il modo in cui reagire, anche se i modi poi sono una sorpresa ,inaspettata.Oggi io non posso dire come reagirei a un’aggressione del genere..essere sorpresa di notte da un ladro! Di notte al buio ,non vedi in faccia il ladro, non immagini la sua storia, vedi solo l’aggressività e la paura che qualcuno sta prendendo la tua vita e quella delle persone che più ami. E qui le reazioni sono solo personali. La giustizia dovrebbe tenere conto di tante cose ,innanzi tutto applicare la legge la dove è stata violata ,determinando la causa che ha scatenato le altre , stabilendo la priorità delle varie azioni colpevoli e le conseguenze che queste hanno determinato.

  7. Tres ha detto:

    Io non so che farei ma so cosa ha fatto mio cognato, uomo mite.
    Era di notte in casa al mare. Lui le due figlie adolescenti e la moglie. Rumori, passi. Per grazia ricevuta non chiede chi è. Pensa che fossero le figlie che si erano alzate per andare in bagno o altro. All’improvviso un bisbiglio con voce maschile. Sono entrati in camera loro. Ha fatto finta di dormire. Ha lasciato che prendessero quello che c’era da prendere. Poi è scivolato giù dal letto e ha preso una mazza di legno che aveva in camera. Poca cosa, era un gioco da giardino per bambini ma quello aveva ed è sceso per le scale, le ragazze dormivano di sotto e aveva paura di quello che sarebbe potuto accadere se si fossero svegliate. Grazie a Dio erano ladruncoli e sono scappati al primo scricchiolio di gradino.
    Io credo fermamente che chi entra in una casa altrui non è disarmato mai neanche se è a mani nude e chi è in casa propria a dormire è sempre disarmato avesse anche un cannone. Poi certo è meglio non averlo il cannone perchè poi lo usi, ma se fossero vostre le le figlie nella camera in cui 4 o anche tre o anche solo un uomo si aggira tra i loro letti, che fareste? Come vi sentireste?

  8. Giuseppina F. ha detto:

    Mi dispiace contraddirti don.Mauro e tutti.Non si reagisce con una pistola e sparare prima di essere minacciati;solo in caso di pericolo per la vita si puo sparare.Per quante giustificazioni cerchiate di dare la legge questo dice.é gia successo con il benzinaio che ha sparato e tanti altri casi.Se ci mettessimo a farci giustizia da soli;non ci sarebbe piu bisogno di leggi;polizia e carabinieri.Non si possono trovare alibi per uno che teneva pistola sul comodino con intento di uccidere.è stato omicidio premeditato e volontario e mi auguro sia condannato.C erano altri modi per prevenire come ho scritto prima;si poteva rivolgere alla vigilanza che in Italia esiste.No per me é semplicemente un assassino come un altro;come anche il ladro era un colpevole.Ma nessuno puo togliere la vita ad un altro come ha fatto lui perche era preparato ad uccidere ci aveva pensato;non è stato preso di sorpresa.Aveva comprato l arma per uccidere.Quindi chi lo giustifica per me avrebbe sparato e fatto come lui.Complimenti don Mauro e tutti siete tutti cowboys delfarwest peccato che nel farwest come qua c erano gli sceriffi a far rispettare la legge.Spero sia condannato come

  9. Giuseppina F. ha detto:

    tutti coloro i quali si sono fatti giustizia da soli.Il ragazzo è colpevole nessuno gli toglie la colpa ma per me è assassino l anziano.Non possiamo farci giustizia da soli.La legge va rispettata don Mauro e tu da sacerdote dovresti essere per il rispetto per la vita;non schierarti con chi uccide.Ma che razza di cristiani vi sentite di essere con questi ragionamenti??Esaltare chi uccide;giustificare un omicidio??No io sono per la giustizia;mi fido di essa:perche se iniziamo a farci giustizia da soli dove finiremo??Don Mauro da un sacerdote mi aspettavo pieta per chi è rimasto ucciso;non hai speso una parola di misericordia verso chi ha sbagliato verso uno che pur essendo ladro era un giovane di cui non conosciamo nulla!!Pensi che Gesu non l abbia perdonato??che dica bravo a chi spara??questo pensi da sacerdote dell Opus??tu che insegni i dieci comandamenti sai benissimo che non.uccidere viene prima di non rubare.Non mi sei piaciuto per nulla come sacerdote in questo articolo.chiudo qua il mio intervento che ne ho fatti tanti.Uno dei pochi articoli in cui mi hai deluso.

  10. Giuseppina F. ha detto:

    Don Mauro sparerebbe??tutti giustificandolo e mettendovi nei suoi panni sparereste??bravi ascoltate salvini che andate per la giusta strada

  11. Giuseppina F. ha detto:

    comunque concludo dicendo che pgnuno la pensi come vuole e rispetto i pensieri degli altri.Ma un sacerdote francamente non.puo dire che é una cosa guusta ne giustificare un omicidio.Perche ora su facebook e twitter tutti gli stanno scrivendo ha fatto bene ad uccidere;bravo don Mauro e lu come apostolo di Gesu deve stare neutrale non puo dare ragione ad un omicidio o giustificarlo.Non si toglie mai la vita ad un essere umano e sono principi che ho radicati in me;nel mio essere.Ognuno di voi pensi come vuole io ho questa idea come cristiana.Ho yanta pena per entrambi penso al pensionato che si é lasciato trascinare dall ira;ma anche alla famiglia di quel ragazzo che magari non sapeva cosa facesse in Italia.Pero personalmente se un sacerdote si schiera con chi spara non sta con Cristo…..don.il messaggio tuo che tutti traggono é leggendoti ha fatto bene.Come Salvini uguale.Ti faccio i miei complimenti proprio come Gesu

  12. acida ha detto:

    É uno dei miei incubi…che qualcuno possa entrare in casa mentre dormiamo…
    Cioè tu ladro se entri dentro una casa vuota rubi e te ne vai.
    Se entri dentro una casa piena di gente che dorme e uno ti sente ecsi sveglia che pretendi? The e pasticcini..?? Certo manco sparare dritto al cuore…
    il fatto é che la paura fa agire d’istinto e difendi il tuo territorio le persone che sono tue. Neanche tanto le cose…non é il.fatto di quello che possono portarsi via. É proprio una questione di protezione e di custodia dei tuoi cari.
    Io se la mia famiglia fosse in pericolo non credo che resterei a guardare…se poi uno sconosciuto in casa di notte mentre dormo. Non é da ritenersi pericoloso allora vabbè non metto più nemmeno la porta blindata gli allarmi ..

  13. Giuseppina F. ha detto:

    infatti metteva blindata allarmi e non dovevacuccidere visto lo avevano rapinato altre volte.non sempre uccidere è la soluzione

  14. Tres ha detto:

    Non tutti abbiamo soldi per vigilanza privata e per blindarsi dentro casa e comunque se vogliono entrare entrano. Ti aspettano in garage ed entrano con te. Non è questo il punto Giuseppina. E’ logico che ho pena per quel ragazzo che è morto ma quando i miei figli si sono comportati da irresponsabili mettendo la vita di altri in pericolo ho fatto capire loro che il mio dolore era per loro ma la mia preoccupazione andava a chi potevano ammazzare o ferire e quindi ho fatto in modo che non fossero più pericolosi. Quindi, ribadisco, una gran pena per questo ragazzo e per quest’uomo che ha ucciso un ragazzo dell’età di suo figlio. Non è giusto che il primo sia morto, non è giusto che il secondo sia chiamato assassino. Ha ucciso, si, ma per difendere la sua famiglia.
    E’ un dato di fatto che per certi reati, vedi anche lo stupro, chi deve difendersi in tribunale sono le vittime. Non è giusto.

  15. Giuseppina F. ha detto:

    non.c entra nulla lo strupo non é stata leggittima difesa;non é stato minacciato.Hacsparato per farsi giustizia.La giustizia non si fa dacse;anche se non si hanno porte blindate ecc..non c é proprio leggittima difesa in questo caso e per di.piu il ladro non era armato.Non.possiamo don Mauro e noi far passare questo messaggio cioe si deve ammazzare se uno entra in.casa!!questo sta facendo passare su twitter;qui e facebook

  16. Giuseppina F. ha detto:

    Se l anziano fosse stato aggredito l avrei capito ma sparare a bruciapelo senza minaccia per la sua vita ê omicidio;mi dispiace per voi la legge non ammette ignoranza ne il fai da te alla far west

  17. Giuseppina F. ha detto:

    stendo un.velo pietoso su questo articolo dove don Mauro non è stato nella veste di sacerdote ma uomo;solo per avere i favori delle persone che naturalmente pensano sia stato.bene uccidere.forse lo condizionano al sussidiario.Ho voluto criticare solo lui come sacerdote poi di cosa pensate gli altri ognuno pensi come vuole.Io chiudo qua ho detto tutto.Aspetto altri articoli in cui don sia il sacerdote doc che è.ciao

  18. Betulla ha detto:

    Di fronte al pericolo ,di notte mentre dormi a casa tua e senti dei passi e sai che di la ci sono pure i tuoi figli, sfido chiunque a restare con i nervi saldi a fare un calcolo sulla vita della persona che si aggira per casa tua…pensi solo, o tu e i tuoi figli o lui e altri che non sai quanti sono…stavolta erano due. Ogni fatto va visto nel contesto e nell’atmosfera di violenza che tutti viviamo momento per momento. La nostra emotività è messa a dura prova dai continui avvenimenti di violenza che vediamo , sia attraverso i media che accanto a noi.Stavolta la pistola ha colpito il ladro,e la prossima chi sarà la vittima? come in una roulette russa gira la rotella e non sai se il colpo sarà per te.

  19. Fernando ha detto:

    La cattiveria che traspare dalle parole di Giuseppina F. è allucinante, fa davvero trasecolare. Tutta la giustificazione per un rapinatore notturno a domicilio, una delle figure più odiose che si possano immaginare e condanna astiosa verso un povero padre di famiglia che ha difeso sè e i suoi cari.
    Stendiamo un velo pietoso sui commenti di Giuseppina F.

  20. Giuseppina F. ha detto:

    come ti permetti??io non ho giustificato il ladro ho detto che un sacerdote non deve giustificare un omicidio a sangue freddo. non c è leggittima difesa.Impara a leggere prima di.commentare.Non.c é una parola che giustifica il ladro.Ma neanche nessuna che giustifica l omicidio.Ti senti piu a posto se uccidi ed allora uccidiamo tutti questo ha insegnato a te essere cristiano se lo sei??Facciamo un.bel far west tu magari fai il pistolero…..pero arriva sempre lo sceriffo anche li peccato é come qua chi uccide finisce in.carcere

  21. Giuseppina F. ha detto:

    Stendiamo non un velo ma tanto inchiostro sul commento ridicolo di Fernando offensivo e sfacciato

  22. Giuseppina F. ha detto:

    Finalmente la verita su come il pensionato ha ucciso il ladro.Leggete bene non era a letto lo ha ucciso sulle scale di casa mirando al petto non era ancora entrato in casa ecco don.Mauro la verita leggi

    Le indagini smentiscono il pensionato: “Il ladro ucciso sulle scale esterne, non era dentro casa”

    http://a.msn.com/r/2/BBmhckI?a=1&m=IT-IT

  23. Giuseppina F. ha detto:

    quindi sara arrestato per omicidio volontarioquindi la storia che era a letto è stata una montatura.Ora che commenti farete??

  24. mauroleonardi ha detto:

    Quando si scrive un articolo di cronaca si commenta quello che si sa al momento della stesura. È chiaro che i processi si fanno nei tribunali e non sui quotidiani.

  25. Giuseppina F. ha detto:

    Giustissimo don Mauro

  26. Lidia ha detto:

    Don Mauro, mi pare che il problema si sia posto svariate volte.
    Con la professoressa, sbattuta come il mostro omofobo sui giornali e poi scoperta innocente, con questo pensionato…mi chiedo se il caso del bambino vegano alla fine non si scoprirà pure essere una montatura…
    La mia opinione è che sarebbe meglio non affrettarsi a commentare. Ieri volevo scrivere che gli articoli di commento su questa faccenda che ho letto ieri (compreso il suo) mi parevano indecenti, sul corpo ancora caldo del presunto ladro. Non l’ho fatto perché so con che spirito lei scrive gli articoli, e non volevo criticare senza ragione, visto che lei non è un avvoltoio della stampa.
    A lei il diritto di scegliere cosa e come e quando scrivere, secondo me dire a chi sollecita commenti su notizie che coinvolgono persone “guarda piuttosto che commentare notizie imprecise o false aspetto di avere qualche notizia in più” non sarebbe male. Non credo che il sussidiario o l’Huffington post chiudano per alcune ore di attesa. Anzi, magari sarebbe una bella lezione di umanità anche per loro. Magari comporta avere alcuni “like” di meno, ma direi che non sono essenziali. Anzi, magari comporterebbe qualche “like” di più…

  27. Lidia ha detto:

    Anche perché la frase “i processi si fanno in tribunale” è la più ipocrita che esista. Qualcuno si ricorda l’esito del processo alla prof “omofoba”? Ovvio che no, tutti si ricordano solo le paginate di repubblica sul mostro omofobo. Qualcuno si ricorda dell’esito del processo alle maestre dell’asilo di Rignano Flaminio? No, tutti si ricordano degli “orchi pedofili dell’asilo” (era falso).
    Volens nolens, scrivere un commento come quello che ha scritto lei qui “il pensionato è innocente e il morto è un assassino” è già un giudizio; e rimarrà tale, nero su bianco.
    Perciò il processo lei lo ha già fatto, chiuso e condannato il morto.

  28. Betulla ha detto:

    Lidia …”.gli articoli di commento su questa faccenda che ho letto ieri (compreso il suo) mi parevano indecenti, sul corpo ancora caldo del presunto ladro. ” non generalizzare! Se leggi con attenzione nessuno ha preso le difese di nessuno in particolare, ma si sono avanzate ipotesi di giudizio e di condivisione dello stato confusionale in cui un uomo( e cosi ciascuno di noi) si potrebbe trovare in tali drammatiche circostanze. Quindi nessuno ha dichiarato innocente o assassino qualcun’altro.I processi si fanno in tribunale ,certamente, per fortuna, perchè il pubblico giudica dalle notizie, false o vere che siano, quindi hanno il valore che hanno ,infondato, ma spinto dall’impulso emotivo che certe notizie fanno scatenare, quando (avevo scritto sopra) si è tempestati da immagini e fatti cruenti verso bambini, donne…. che a volte sono lontani ma spesso questi ti toccano da vicino , e allora la fredda razionalità ti pone delle domande serie. L’ordine giudiziario va ripensato, e rivisto e modificato alla luce di queste nuove e continue aggressioni, che mettono lo stato psichico emotivo dell’uomo già provato , alla mercè di fatti che non si riescono più a controllare. Quest’articolo come altri, dovrebberero essere un imput a scuotere le istituzioni.

  29. Sandokan ha detto:

    Il punto è che Mauro prende un fatto di cronaca, lo astrae e ci costruisce sopra un ragionamento. Il fatto di cronaca è per lui il punto di partenza di un discorso.

    Questa cosa però si può fare senza particolari problemi quando il fatto è “lontano”. Quando l’accadimento è recente, l’attenzione è molto più sul fatto in sé (giustamente, penso io) per cui il ragionamento non può che essere interpretato come un processo al fatto. Oppure il fatto non diventa altro che un pretesto per farci su un ragionamento (rischio che si corre sempre, che corriamo sempre tutti … i fatti diventano la prova che cerchiamo per sostenere le nostre ragioni).

    Se si vuole ragionare su fatti di cronaca recenti, questa cosa dovrebbe secondo me essere scritta esplicitamente nell’articolo, ogni volta. Ossia l’astrazione dal fatto non deve rimanere semplicemente nella mente di chi scrive l’articolo, ma deve poter essere letta da tutti. Forse chi conosce don Mauro non ne avrà bisogno, ma chi non lo conosce invece sì.

  30. Sandokan ha detto:

    Voglio dire che le nostre “ragioni” vengono prima dei fatti, con il rischio che si cerchino (più o meno consciamente) sempre e soltanto i fatti che possano sostenerle (o che i fatti si leggano sempre da un certo punto di vista … cioè che ci si lasci guidare più dai propri pensieri che dalla realtà), per poter dire “te l’avevo detto io” al nostro prossimo.

  31. Giuseppina F. ha detto:

    concordo con.Lidia il giudizio era gia stato fatto nel titolo e nel commento al fatto;che poi era tutto diverso da cio che veramente è accaduto.Purtroppo non don Mauro ma i giornalisti a volte troppo in fretta danno le notizie in.versioni diverse dalla realta per lo scoop!!Si creano eroi e colpevoli in fretta.Comunque l unica cosa che io ho capito in questa storia é che in casa armi non se ne deve tenere perche prima o poi si usano.ciao a tutti

  32. Lidia ha detto:

    A me pare che molti articoli fossero chiarissimi…”il ladro se l’è cercata”. Don mauro dice nero su bianco che il pensionato era innocente e l’altro armato e dunque era legittima difesa.
    Capisco i twitter dei politici; e capisco anche ragionamenti PACATI.
    Li apprezzerei di più se avessero aspettato un paio d’ore e dato la vera versione dei fatti.
    Anche perché sai qual è il rischio?
    Chetutto il ragionamento di don M. venga buttato alle ortiche come “solite bufale che scrivono incompetenti disinformati”. Quando invece è un ragionamento giustissimo; è giusto il twitter della Bongiorno.
    Che poteva benissimo venire fatto un paio d’orette più tardi, senza emotività demagogica e perciò risultare davvero efficace.
    Che istituzioni scuoti con la frase “sì il morto era un assassino” quando invece l’assassino era (forse) l’altro?
    Questo mi chiedo.

  33. Giuseppina F. ha detto:

    Comunque sia andata chi uccide un essere umano qualunque sia il motivo non é mai un eroe e non ha mai ragione ne se è ladro;ne se é rapinato.La vita è sacra

  34. Giuseppina F. ha detto:

    e don Mauro non deve schierarsi deve restare neutrale.Sia perche sacerdote e non.puo difendere un omicida sia come giornalista perche deve solo raccontare i fatti

  35. Giuseppina F. ha detto:

    ho gia scritto che si twitter i commenti sotto il suo articolo sono stati ha fatto bene ad uccidere!!cio non fa onore a lui come sacerdote perche lascia un brutto messaggio ma ho gia spiegato nei commmenti tutto.Non agggiungo altro ora la storia é chiara e questo titolo all articolo proprio non ci sta

  36. Betulla ha detto:

    Lidia ho scritto, questo e altri articoli e chiaro che non è l’articolo specifico , ..vorrei dire poi” scusate ma quando un uomo compie azioni del genere cioè entrare di notte a casa mentre ci sono persone che dormono,ma si aspetta che lo accolgano con una tazzina di caffè? Questo non vuol dire armiamoci e spariamo all’impazzata,ma non puoi impedire a una persona di difendersi. Poi se nel caso specifico i fatti si sono svolti in modalità diverse,sara compito della magistratura accertarlo. Cio non toglie la notevole a gravità e la pericolosità a cui si va incontro quando si entra a casa delle persone per rubare.Aggiungo che da casa è più facile e comodo fare cosiderazioni leggendo le notizie non essendo stati coinvolti .personalmente.

  37. Giuseppina F. ha detto:

    appunto non bisogna tenere armi se no poi si usano per paura ecc…cio non toglie che non si puo essere giustizieri se no la legalita dove va a finire??

  38. Lidia ha detto:

    Certo, io non dico che la gente non si debba difendere.
    Se fosse stato a casa mia anche io mi sarei comportata allo stesso modo, forse. Dico solo che bastava aspettare un pochino per scrivere ragionamenti legati a fatti davvero accaduti e non a scenari falsificati.

    Solo che sai, la narrativa di “un giovane romeno ti sveglia soprassalto di notte, nel buio percepisci il terrore e prendi la pistola in preda all’ansia” è diversa dalla narrativa di “un giovane romeno che si avvicina alla PORTA ESTERNA di casa tua mentre tu sei sveglio in cucina e gli spari mirando al petto” è diversa.

    Non inficia il ragionamento che sparare per legittima difesa non è omicidio ma appunto difesa. Non inficia il fatto che il ladro (albanese o romeno, poi? Tanto sono tutti “slavi”) stesse facendo qualcosa di illegale e che probabilmente davvero se l’è cercata; e sicuro se io fossi preda del terrore reagirei così.
    Solo, il racconto dei fatti veri, senza inficiare il ragionamento, lo pone in prospettiva veritiera e non falsificata. Perché sulle “narrative” vivono le ideologie, le dittature e i totalitarismi. Basta guardare alla Lega di Salvini o se è per questo all’Unione Sovietica e trovi milioni di narrative false del genere.
    Sui fatti reali, invece, vivono le persone normali – quelle che sparerebbero al ladro di notte in camera (e forse non lo farebbero se fosse sulle scale; o forse sparerebbero in aria e non al petto; forse, non so).
    Perciò, sparare ai ladri va (in certi casi) bene ed è comprensibile; inventarsi un fatto mai accaduto per giustificare questa teoria va male. Penso sia chiaro..

  39. Giuseppina F. ha detto:

    appunto bravissima Lidia si é fatto di un assassino un eroe

  40. Giuseppina F. ha detto:

    CHIàRISSIMA finalmente una che ragiona bene

  41. Tres ha detto:

    Io non riesco a seguirvi molto.
    E’ come se ti dicessi, Giuseppina, che la prossima volta che metterai una ricetta aspetterò di averla fatta, di averla mangiata e digerita e che lo abbiano fatto anche altre persone, e solo dopo ti ringrazierò per il pensiero di averla messa sul blog per condividerla con noi.
    Lidia se eventualmente racconterai di una tua lezione o di una delle lingue di cui parli prima di esprimerti il mio parere e riflettere su quanto in effetti è importante imparare le lingue per imparare a pensare meglio e a conoscere meglio il mondo, ti chiederò di sostenere un esame davanti a me e a degli esperti per valutare quanto e come sai.
    Mi sembra di aver capito che sia questa la cosa che dite si debba fare prima di esprimere una qualunque riflessione personale su un fatto specifico.
    Io credo che ciascuno di noi legga il giornale non per sapere se qualcuno che conosce è finito in cronaca ma per conoscere il mondo in cui vive attraverso quello che vi accade. Scriverci un articolo sopra è la stessa cosa in un’ unità di misura più grande, riflettiamo su di noi sulla base di quello che ci accade e riflettiamo sul mondo sulla base di quello che accade nel mondo. Se ora esce fuori che il pensionato ha ammazzato il ragazzo che era l’amante della moglie, non cambia rispetto il discorso sulla sicurezza della propria famiglia.

  42. Lidia ha detto:

    Ti speigo meglio.
    Tu sai che io le lingue le so e ti fidi di me. Però, può essere che io le lingue non le sappia ma ciò che dico sull’importanza delle lingue sia vero lo stesso: così, don Mauro parla di una versione dei fatti che pare sia del tutto inventata ma ciò non vuole dire che il suo ragionamento non sia giusto lo stesso (come io ho sottolineato più volte).
    Dico però che quando la versione dei fatti concerne persone, più prudenza per commentare i fatti veri e non la narrativa inventata sarebbe utile. Capisco il povero giornalista di cronaca che si deve affrettare a scrivere; ma se don Mauro, o tutti gli altri, avessero aspettato oggi, sarebbe stato un dramma? Non dico che debba sostenere un esame o aver digerito la torta.
    Soltanto, aspettare qualche ora.
    Oppure, come dice Sandokan, bastava dire: guardate, non so come si siano svolti i fatti, ma se si fossero svolti così non darei la colpa al pensionato.
    Diverso da dire “il poveretto svegliato nel cuore della notte è innocente”.
    Ti faccio un esempio: il ladro era “romeno”. No, era albanese. Ma lo stereotipo del romeno ladro resta lì.
    E perché? Perché non si poteva aspettare un giorno a commentare la notizia. è questo che a me disturba, che non capisco quest’ansia da commento.
    Come dice Sandokan, scrivere fiction sui Fenici va benissimo; ma se la fiction è su una notizia di oggi tutta da verificare, almeno che sia chiaro che è fiction. Tutto qua.
    non volevo farne una questione di principio, solo dire che secondo me aver scritto che il pensionato italiano era innocente e il ladro “romeno” un assassino armato, alla luce dei fatti, è quantomeno sbilanciato.
    E si poteva evitare con un’attesa minima.
    Oppure si poteva dire: nel caso specifico boh, in generale sto coi pensionati che sparano perché è legittima difesa (e sono pure d’accordo, come ho detto, forse lo farei anche io che ho terrore a stare a casa da sola).
    Si capisce?

  43. Betulla ha detto:

    Lidia , chiaro che c’è sempre un prima e un dopo, infatti siccome si tratta di un articolo e non per fortuna di una sentenza ,i commenti si fanno sulla base di quello che viene raccontato al momento, poi se le i ndagini dimostrano il contrario, possiamo solo trarne le debite conseguenze. Ma perdonami, i fatti sono estremamente gravi a prescindere da come sia finita, e non credo proprio che chi ha ucciso,oggi si senta un eroe, ma invece credo che si sentirà sulla coscienza la vita di questo ragazzo e ripercorrerà nella sua memoria tutti i momenti oscuri di paura che lo hanno portato a compiere quel gesto. Gli stereopiti ,non nascono dalla fantasia ma dai numeri .

  44. Betulla ha detto:

    L’articolo è scritto bene e fa un’analisi dei comportamenti e delle reazioni delle persone molto aderente alla realtà, quella che non sfugge a chi sta cuore a cuore con le persone e ne conosce le ansie le paure , e sa che chiunque anche la persona più corretta e per bene possa cadere in tranelli emotivi aberranti come questo. Io l’ho letto cosi l’articolo.

  45. mauroleonardi ha detto:

    Lidia quello che tu proponi è semplicemente impossibile. Il meccanismo è questo: un quotidiano (in questo caso il cattolico Sussidiario) mi chiama verso le 17.00 per chiedermi un pezzo su un certo fatto. A volte, pur lasciando libertà, mi viene dato anche un orientamento redazionale (in questo caso è avvenuto). A questo punto se io non faccio il pezzo, comunque l’articolo verrà fatto. Se non da me da un altro. Ora il mio criterio è che se mi è possibile scrivere e se concordo con l’orientamento ( che è dato non sempre ma sempre in assoluta libertà) scrivo, se no, no. Chi legge sa che è un quotidiano e che il pezzo si fa col materiale del momento. Se vogliono un saggio equilibrato sulla legittima difesa che non lo cerchino su un quotidiano. Oltretutto, come sta avvenendo ora, io so che è possibile entrare in dialogo coi lettori su un certo pezzo. Quindi mi sento ancora più libero di scrivere

  46. Sandokan ha detto:

    Se però il materiale del momento risulta falso, oppure non completamente vero, non sarebbe giusto fare una rettifica?

  47. mauroleonardi ha detto:

    La discussione continua nel forum su “Articoli su quotidiani, blog e media nazionali”.
    http://mauroleonardi.it/forums/argomento/collaborazioni-su-ilsussidiario-net/