
Agnese Moro su La Stampa: “Costruire cose buone – Bisogna salvare Cobertera un innocente in carcere
L’intera lettera di cui parla Agnese Moro è quella di Carmelo di mercoledì scorso. Grazie ad essa alcune persone del blog hanno deciso di promuovere una petizione grazie ad Avaaz.
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Nei giorni scorsi Carmelo Musumeci, ergastolano non più ostativo, ma sempre impegnato a rendere più umane le nostre prigioni, ha reso nota nel modo seguente la situazione di Roverto Cobertera, suo compagno nel carcere di Padova, “Vi ricordatae di Roverto Cobertera, l’uomo di colore con doppia cittadinanza dominicana e statunitense, condannato all’ergastolo, che tempo fa aveva iniziato uno sciopero della fame per gridare la sua innocenza? Vi ricordate che dopo due ricoveri in ospedale, l’appello del presidente della Camera dei Deputati e della redazione di Ristretti Orizzonti e l’importante novità della ritrattazione del suo accusatore, e reo confesso di quell’omicidio, aveva interrotto il digiuno? Ebbene Roverto non ce la fa più ad aspettare i tempi lunghi della giustizia italiana per la revisione del suo processo. e ha deciso di iniziare un nuovo sciopero della fame e questa volta anche della parola (sta comunicando solo con carta e penna).
Carmelo aggiunge: “L’altro giorno l’ho guardato negli occhi e mi sono accorto dal suo sguardo che sta andando nel nulla. E penso che presto se nessuno farà qualcosa non avrà più la forza di tornare indietro. Oggi mi è arrivato un suo biglietto che mi ha commosso (a volte capita anche ai cattivi come me): “Carmelo, penso che ne ho ancora per poco non riesco a muovermi come i primi giorni. Mi sento sempre più stanco. Mi fanno male i muscoli. Mi si addormentano le gambe. Riesco appena a leggere qualche riga e poi mi viene sonnolenza, ma la mia anima è ancora più forte di quando avevo iniziato lo sciopero della fame. E mi sento abbastanza debole da essere forte. Non cederò fin quando non sarà riconosciuta la mia innocenza. Carmelo, ti confido che non ho neppure più la forza di avere fame. Ormai ho solo la forza di non avere paura di morire”.
Roverto sta morendo, ormai è l’ombra di sè stesso. Non ha più forza nè energia, nè rabbia. E mi domando se là fuori, nel mondo dei vivi, c’è qualcuno che possa fare qualcosa per salvargli la vita. Non credo, a chi interessa la vita di un “povero negro”, oltretutto con il coraggio di dichiararsi colpevole di essere innocente? Per questo gli ho proposto di prendere il suo posto proseguendo io il suo sciopero della fame”. Speriamo che la magistratura – ordinaria e di sorveglianza – possa intervenire rapidamente e evitare un nuovo, annunciato, dramma”
La Stampa 13 settembre 2015
Qui il link alla Petizione lanciata da Dory
Qui il post dove si parla della petizione
Grazie d.Mauro, continuamo a parlare di Roverto, non addormentiamoci le coscienza. Oggi ne ha parlato anche il Tg5 delle 13
E grazie ad Agnese Moro, figlia di Aldo, che pur vittima di reato, è sempre dalla parte degli uomini e della giustizia vera.
Bellissimo tutto!!tenere accesa l attenzione fa svegliare chi puo aiutarlo.Le istituzioni possono fare tanto!!speriamo si sbrighino in fretta!!
E’ necessari salvare le persone innocenti!
Oggi alle 13.10 il Tg5 ha parlato di Roverto e della petizione promossa dalle persone del blog
Davvero una cosa importante questa petizione.
E anche il Tg5 di questa sera (alle 20.15)
Grande Dory!!
Grazie a voi tutti: ora speriamo che altre persona aderiscano e che l’eco che ha avuto questa cosa, serva a sbloccare rapidamente la situazione per Roverto: questa è la cosa più importante ora.
Ma è possibile che non ci sia una responsabilità civile per i magistrati che hanno per le mani casi come questo , d’ingiusta detenzione?
I commenti a questo post proseguono nella discussione del forum “Lettere dal carcere”
http://mauroleonardi.it/forums/argomento/un-padre/page/3/#post-119556