
Il diario di Paci – 87. Perché non ti fai una vita tua?
Perché non ti fai una vita tua? mi chiede Stella.
È la domanda che prima o poi viene fatta a chi accetta la vita che ha e se la vive.
Sembra impossibile, per alcuni, dire: questo ho, questo vivo.
Per alcuni bisogna lottare.
Desiderare di cambiare.
Fare progetti.
Scalare montagne.
Avere traguardi.
Invece, no.
Invece io vivo con quello che ho e chiamo speranza la vita che ho e io aspetto solo domani.
Ventiquattro ore è la mia aspettativa.
Ventiquattro ore è la lunghezza di un mio progetto.
Io ho traguardi raggiungibili per cena.
Io scalo montagne di sabbia, che un po’ sudo e un po’ franano da sole sotto i piedi.
Io desidero cambiare quello che già ho e farlo diventare quello che già è e che può essere.
Io sogno sogni che posso realizzare.
Io ho lottato con René.
Io ho ascoltato René.
Io ho parlato a René.
Ho spiegato.
Ho atteso.
Ho taciuto.
E lui ha fatto quello che poteva, sapeva, voleva.
Non so.
Non è più tempo ora.
Ci sarà un tempo nuovo?
Non so.
Aspettiamo.
Vediamo.
Esiste anche il tempo che ormai non c’è più tempo.
Come se fosse tardi.
Io ce l’ho una vita mia.
Ecco ora rispondo alla domanda iniziale.
Io ce l’ho una vita mia.
La voglio cambiare?
È una domanda strana per me.
Io non cambio la mia vita cambiandola.
Io la cambio vivendola.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.