
25 aprile – Tutto così nuovo
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Gv 21, 1-14
Ora i pesci sono tantissimi, nessuna moltiplicazione, nessuna penuria di pani e di pesci.
E non avevo neanche fame.
Ora i pesci sono tantissimi, e tu me ne chiedi un po’.
Ora è tutto al contrario.
Ora non ti riconosco subito.
Ora non torni a casa da me.
Ma appari tu e non parli, non racconti, non fai esempi, non moltiplichi il poco che ho.
È tutto così nuovo.
Mangiamo insieme, però Gesù mio, sì, così mi abituo a te, senno è tutto nuovo.
Ti amo sempre e tu ami me, moltiplica questo.
Moltiplica questo amore.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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