
15 aprile – Senza giudizi
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda… Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. » Gv 13,21-33.36-38
L’evangelista Giovanni è chi si mette sul petto del Signore. Vuole farci sapere che Gesù rivela il nome del traditore solo a chi sta sul cuore del maestro, cioè a chi ha con il Figlio lo stesso rapporto che questi ha con il Padre (“che è nel seno del Padre” Gv 1,18). Perchè sia chiaro che a Messa -nell’Ultima Cena – si può stare solo senza giudizi. “Se presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello, poi torna”. (Mt 5, 23-4)
- Testata LNBQ
Commenta nel post o nel forum