
27 febbraio – Poi dammi la tua mano
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. … Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo … E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via… Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Mc 9,41-50
Gesù mio, ti accarezzo con le mie mani, prendi tu quella da tagliare e perdonami amore mio.
Però poi dammi la tua mano.
Eccomi Gesù mio, ti seguo con i miei piedi, prendi tu quello da tagliare.
Però poi mi appoggio a te, sei tu il mio bastone, amore mio.
Ti contemplo, Gesù mio, con i miei occhi.
Prendi quello da cavare, mi dirai tu cose da vedere.
I tuoi occhi mi racconteranno il panorama.
Monca, zoppa, orba.
Ricca delle tue mani, dei tuoi piedi, dei tuoi occhi.
“Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippora (Zippi).
Commenta nel post o nel forum