Blog / Video | 21 Febbraio 2014

Il video della settimana – Braccialetti rossi, quarta puntata

Dopo la presentazione di Abelis, Aurora Ruffino mi aveva detto che stava per partire un bellissimo progetto che l’avrebbe tenuta impegnata per qualche mese in Puglia. Il regista è Giacomo Campiotti, lo stesso di “Bianca come il latte rossa come il sangue”. Eccola qui la domenica sera su Rai 1 in Braccialetti Rossi fiction di cui tutti mi parlano strabene. Questa è la puntata in cui Davide muore. È quella del 16 febbraio e ha totalizzato 6.250.000 telespettatori pari al 22,43% dello share.

http://youtu.be/NfKUqgqu1qE

Dopo la morte di Davide, si sono registrate molte lamentele tra i fan della fiction. A me è piaciuta moltissimo la risposta del regista Giacomo Campiotti, e questo è il vero motivo per cui ho postato la puntata.

“Ho letto i messaggi di alcune persone spaventate dall’idea che qualcuno dei Braccialetti possa morire. E’ un pensiero molto comprensibile. Ci siamo talmente affezionati ai nostri Braccialetti che ci sembrano persone reali.

Invece stiamo vedendo un film, dove i Braccialetti sono solo dei “personaggi” interpretati da giovani attori che nella vita vera si chiamano in modo diverso e vivono una vita diversa. Stiamo seguendo una storia, che come tutte le belle storie ci coinvolge, ci commuove e ci fa dimenticare che è solo una storia, magari un po’ speciale.

Secondo me questa è una storia speciale. Perchè parla di cose importanti, scomode, con una certa profondità e coraggio. E tra le cose importanti, anche se preferiamo non pensarci, c’è anche la morte. Forse è addirittura la cosa più importante, visto che è l’unica certezza nelle nostre vite.

Nella mia vita mi è capitato di conoscere degli adolescenti sgomenti e ammutoliti davanti alla morte improvvisa di un loro amici. Impreparati. Perchè nessuno, genitori o insegnanti, aveva mai parlato con loro di questo argomento. Un tabù. Eppure siamo abituati a vedere decine di morti al giorno, nei TG e nei film d’azione, senza parlare dei videogames… Ma lì tutto corre veloce, superficiale e spettacolarizzato… e allora non ne siamo turbati.

Il nostro film invece entra nei sentimenti veri di tutti noi. In sceneggiatura abbiamo deciso di non autocensurarci, ma ci siamo impegnati ad andare a fondo negli argomenti di cui parliamo. Il dolore e la morte esistono, ma che atteggiamento possiamo NOI avere davanti a queste realtà? Certamente rispondiamo con il dolore o la rabbia, ma non possiamo fare altro?

Se vi è piaciuto il film fino a qui vi chiedo fiducia. Qualsiasi cosa succederà, provate a seguire questa storia fino alla fine. Poi date il vostro giudizio. Per questo motivo vi chiedo di aspettare a rispondere a queste righe. Sarò invece superfelice di discutere coi voi dopo l’ultima puntata…”

http://youtu.be/Ur-gG2zVx_E

Commenta nel post o nel forum in I video del blog