
Le Lettere di Bruno Mardegan – PI verso la cogestione
Gentile Carrubba, condivido di massima il contenuto della sua risposta al lettore Angelo Del Bene sui guai economici da affrontare e sull’inutilità di piangere sul latte versato, come fanno molti connazionali e tanti media. Sono anche del parere che si possa cambiare accettando mercato e concorrenza. A condizione di fare riforme coraggiose. Come osserva Lei, simili a quelle di Germania o Gran Bretagna, economie europee tra le più dinamiche. Il modello economico più idoneo all’Italia e verso il quale il nostro governo si sta incamminando è quello tedesco della cogestione, che inizierà con Poste Italiane. Il percorso sarà quello della liberalizzazione in misura da stabilire e dell’assegnazione di azioni ai dipendenti. Il Movimento Cinque Stelle ha già manifestato la propria contrarietà a questa formula col pretesto che lo Stato venderebbe un proprio gioiello. La vendita riguarderà invece una quota minoritaria del capitale di Poste e avrà un notevole impatto economico e sociale; segnerà l’avvio di un modello economico che ha consentito alla Germania di uscire dalla crisi degli anni ’80 e di caratterizzarsi come l’unica economia
dell’Eurozona col PIL positivo e con un tasso di disoccupazione invidiabile del cinque per cento. Avrei piacere di conoscere il suo punto di vista sulla possibilità di estendere il modello di cogestione, oltre che ad altre società
statali, anche ai maggiori gruppi industriali privati, come Fiat Italia. Grato di un Suo pregiato riscontro, La saluto cordialmente.
Bruno Mardegan – Milano
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