Blog / Lettere | 15 Novembre 2013

Le Lettere di Vittoria Patti – Materie amate/odiate: dipende tutto dai prof?

“non ci sono materie che si amano o si odiano, ma se il professore è bravo e paziente una materia diventa molto più interessante che se il prof non ha voglia ed è interessato solo ai voti”… “alcuni professori… dato il loro carattere ti fanno odiare una materia che prima amavi”… “vorrei che alcuni professori riuscissero a farmi appassionare di più alle loro materie”  (quarta liceo)

Queste sono frasi tratte da un questionario anonimo compilato dai miei studenti. Mi colpiscono molto, perché sembra che i prof abbiano questo potere immenso… Ma davvero l’attrattiva di una materia dipende così tanto da chi la insegna?
Mi è chiaro l’aspetto positivo della faccenda: una materia sconosciuta, o che prima non ti piaceva, può rivelarsi una bellissima scoperta quando viene insegnata da un maestro simpatico, capace e soprattutto appassionato.
Tuttavia mi stupisce che possa accadere anche il contrario, e cioè che una materia che ti piace possa diventare odiosa solo a causa del prof “sbagliato”. Il punto è: perché non riuscire a coltivare la tua passione, i tuoi interessi attorno a una data materia, anche quando c’è di mezzo un prof … maldestro? Perché uno studente lascia che le carenze nel metodo di lavoro di quel prof, o i suoi personali problemi comportamentali, o le lacune della sua preparazione interferiscano con le proprie attitudini?
Se una materia ti piace, se ti appassiona, se magari stai cominciando a pensare che potrebbe diventare importante nel tuo futuro… Perché non difendere questa passione? Perché lasciartela rovinare, fartela rubare magari per sempre, solo perché il prof sbaglia metodo o ha qualche altro difetto? Perché non continuare a coltivarla per i fatti tuoi? Non sarà difficile trovare qualche altro adulto che ti aiuti a farlo. Ma anche da soli potresti farcela benissimo, se ci provi.
Non farti rubare la tua passione dai …reumatismi di un povero prof! E chissà che non sia proprio tu, lasciandola trasparire di tanto in tanto, a contagiarlo di un nuovo entusiasmo.

Pubblicata su Il blog della prof

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