
Le Lettere di Pierluigi Bartolomei – A Parioli non solo baby squillo
Sulla fiancata di una piccola barca di pescatori a Cefalù c’era scritto: “Chi ha l’occhio trova quel che cerca anche ad occhi chiusi”.
Un motto, come fosse un buon auspicio per coloro che vanno in mare di notte a gettare fiduciosi le loro reti nonostante le tenebra.
Quando leggiamo il giornale il nostro primo obiettivo e’ quello di cercare delle buone notizie mentre col passare del tempo ci siamo abituati e ci indigniamo soltanto delle tante brutte storie di cronaca nera che affollano le pagine della maggior parte dei vari quotidiani.
Ci capitiamo per caso e a volte di proposito, spinti dalla nostra curiosità perversa che ci guida veloce verso questi fattacci che si fissano nella nostra mente per alcune ore.
Pare ci siano soltanto femminicidi, stupri, abusi, ladrocini, calamita’ e gravi crisi legate al dio danaro.
Per fortuna Roma, la nostra città, carica di humanae vitae, a volte invece commuove e ridona speranza perché il mondo nonostante quello che ci raccontano e le previsioni più catastrofiche non finirà mai.
Proprio stamattina ho ricevuto una mail come fosse una stella cometa, una di quelle mail che riconosci subito perché brillano più delle altre inutili comunicazioni che ormai ci inoltriamo perfino da una stanza all’altra per dire una marea di stupidità.
Un gruppo di ragazze del Gamma club in via Barnaba Oriani – cioè ai Parioli, mi chiedono di promuovere un progetto di solidarietà sociale rivolto a ragazze liceali.
Si avete capito bene: liceali, proprio come quelle povere vittime sciagurate che si sono illuse di poter vivere alla grande svendendo il proprio corpo a dei balordi delinquenti.
Queste ragazze hanno trovato la maniera giusta di prepararsi al Santo Natale, recandosi al patronato di San Giuseppe per assistere i bambini delle ragazze madri ospiti della residenza.
Poi andranno in borgata ad insegnare la lingua italiana a tanti stranieri che grazie a questa nobile iniziativa avranno un motivo in più per integrarsi con il nostro popolo.
Ed infine a Tor Bella Monaca per visitare tante famiglie povere portandosi dietro il loro affetto sincero e qualche dolcetto fatto in casa.
L’Amore rende felici e non è semplicemente un concetto astratto, uno slogan, perché per essere compreso ha bisogno di esperienza.
Perfino l’aria che respiriamo e’ piena di parole, canzoni, poesie che si rifanno all’amore, ma l’ unico modo per capire l’Amore e’ praticarlo donandosi senza riserve, senza inutili calcoli.
Due giorni fa un ragazzo, giovane, di appena 15 anni, ha bussato in presidenza e timidamente si è’ fatto avanti, aveva il viso molto tirato e lo sguardo abbassato.
Gli domando:”Francesco cosa succede, c’è qualcuno in classe che ti ha dato fastidio, qualche professore che ti ha fatto arrabbiare? Hai voglia di parlarne?”
“Preside a casa le cose non vanno bene e forse stasera non ci torno….”
“Perché Francesco? Magari adesso sei soltanto un po’ arrabbiato, probabile che tra un po’ ti passa”
Finalmente alza il suo sguardo e mi fissa negli occhi mentre tira su la maglietta per mostrarmi il suo corpo martoriato dalle frustate che suo padre gli infieriva appena tornato a casa completamente ubriaco.
Il papà aveva perso il lavoro e non riusciva a trovarne un’altro finendo ormai ogni sera per sciupare quei pochi spiccioli che era riuscito a racimolare bevendo come una spugna al bar sotto casa.
Mi dice:”ieri ha mandato anche mia madre all’ospedale rompendole un piede e colpendo con violenza anche mia sorella che si era messa in mezzo per difendere la mamma”.
Mi sono alzato ed ho provato ad abbracciarlo ma lui si è tirato indietro bruscamente come fosse impaurito dal contatto fisico.
Quella sera ha dormito dalla nonna ed io ho avvisato i servizi sociali.
Domani ho convocato suo padre e spero tanto che la notte mi porti consiglio.
Francesco purtroppo non ha più tanta fiducia ma desidera lo stesso una famiglia, vuole crescere in fretta per farsene una tutta sua e sono certo che sarà un padre amorevole, un buon padre.
Intorno a noi, nascosti, tra i bordi delle nostre comodità, a pochi metri dal nostro naso, ci sono tante persone che sono spesso private dell’Amore umano e che sopportano sulle loro deboli spalle delle sofferenze indicibili.
Ma nonostante si continuino a scrivere storie di ordinaria follia ci sono tanti, tanti ragazzi e ragazze, genitori e nonni invisibili che tengono in piedi la barca e che ci consentono di guardare con assoluta speranza verso un futuro certo.
Qui la pagina facebook del progetto sociale per liceali
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Pierluigi Bartolomei