I video del blog – Il brutto anatroccolo

Dopo la “Regina delle nevi” la mia favola preferita è “Il brutto anatroccolo”. È la storia di ognuno di noi…Un vangelo in miniatura…l’indegno, lo straniero, il pubblicano, la prostituta, il centurione, l’emorroissa, il ladrone sulla croce che si scoprono “diamanti” nel cuore misericordioso di Gesù. Quello sguardo li trasforma svelando la profonda dignità dell’umile, dell’ultimo, del povero. Il bello della fiaba del brutto anatroccolo è che il protagonista non scopre di essere cigno da solo. Passa per il dolore, per la solitudine, per le difficoltà, per la paura di essere sbagliato, per la profonda nostalgia del bello e del bene sentito troppo lontano, troppo lontano. Finché all’improvviso è sorpreso dall’inverno e sviene e tutto sembra finito. ma poi giunge un uomo che lo porta in una casa calda e accogliente. lui ed i figli accudiscono l’anatroccolo, lo sfamano e passa l’inverno. Poi lo lasciano addormentato sulle sponde di un lago…l’anatroccolo si specchia e scopre di essere un bellissimo cigno e a riconoscerlo con un “Oh, che bello!” sono i bimbi che lo vedono sulle sponde del lago. Che quell’uomo sia Gesù per tutta l’umanità è una cosa che ho sempre creduto. Che sia Gesù anche per trasformare me in cigno, è una realtà d’amore così bella e grande che a volte faccio fatica a crederla… Mi è rivenuto in mente questo mentre anche i miei bimbi hanno visto questi cigni che sono venuti vicino vicino a noi e anche loro hanno esclamato: “Oh, come sono belli!”

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