Papa Francesco – Il suo amore a San Giuseppe
Porto molto volentieri a conoscenza del blog la newsletter con cui Dino Boffo – il direttore di Sat 2000 – annuncia un loro programma su Papa Francesco. Al di là della contingenza – comunque interessante – mi sembrano di notevole rilievo i piccoli fatti di vita quotidiana raccontati per illustrare l’amore del vescovo di Roma per lo Sposo di Maria.
Al 1º maggio, un ciclo di Bergoglio sul suo Santo prediletto
Cari Amici,
una comunicazione speciale questa newsletter, fuori dalla cadenza consueta. Abbiamo infatti una novità considerevole da comunicarvi. Di quelle per cui ne vale la pena. Mercoledì 1° maggio, festa del lavoro, e ancor prima festa di San Giuseppe Lavoratore, inizia nella nostra emittente una serie di cinque puntate di contenuto straordinario. Siamo infatti riusciti ad avere dai colleghi di Canale 21, l’emittente dell’arcidiocesi di Buenos Aires, un pacchetto di conversazioni che Padre Bergoglio, quand’era loro arcivescovo, ha fatto davanti alla telecamera sul tema di San Giuseppe. Che lui sia particolarmente legato a questo santo ormai è noto. Ha dato inizio ufficiale al suo pontificato il 19 marzo; in varie occasioni ha parlato di questo Santo, s’è raccomandato a lui e ha esortato a raccomandarsi.
Negli ambienti ecclesiastici della capitale argentina non c’è entrata né piano che non offra in buona evidenza un’immagine dello Sposo di Maria vergine. Visitando la scorsa settimana i luoghi bergogliani d’oltre Oceano, siamo capitati a Cordova, la seconda città dell’Argentina. Una tappa solitamente trascurata dai biografi del nuovo Papa, e che invece si è a noi rivelata piena di sorprese. Bergoglio vi è risieduto l’ultima volta per 22 mesi, all’inizio degli anni ’90, da quando cioè smise di fare il provinciale del proprio Ordine alla nomina a vescovo ausiliare di Buenos Aires. L’incarico che aveva era di rettore del Collegio Massimo, un’istituzione prestigiosa, che ha sede in un sito monumentale interamente gesuitico, grande all’incirca come il Quirinale, giacché mette insieme una chiesa barocca fascinosissima, un collegio universitario, il noviziato, una chiesa interna detta «domestica» e la procura per le missioni, oltre che la parte relativa all’alloggio per i religiosi residenti. Insomma, un quadrilatero di grande rilievo storico e architettonico, che l’Unesco nel 2000 ha proclamato «patrimonio dell’umanità». Il caso vuole però che arrivando costì, Padre Bergoglio lo trovasse in condizioni assai precarie, a partire dal tetto. Situazione non rinviabile, solo che non c’erano soldini in cassa. A quel punto, il futuro Papa gettò il cuore oltre l’ostacolo e convinse i confratelli a rifare il tetto in tutta la sua estensione, fidandosi – disse − di San Giuseppe. I confratelli attoniti lo fecero andare avanti. E oggi si riconosce che la fiducia fu ottimamente riposta, perché i mezzi si trovarono e il complesso fu messo al sicuro. Evoco l’episodio per dire che la figura di San Giuseppe è realmente carissima al Papa, che probabilmente ha appreso ad amare il padre putativo di Gesù fin dai primi anni della sua esistenza. Essendo la propria parrocchia di origine dedicata appunto a San Giuseppe. Ecco perché, in coincidenza con la festa del primo maggio, Tv2000 offre l’avvio di questo racconto inedito del Papa, che avrà due passaggi: il primo alle 12.30 e il secondo alle 19.45, ossia appena prima della replica del Rosario da Lourdes. Un racconto che si snoderà per l’intera settimana, fino a domenica prossima compresa. Solo un assaggio del materiale che siamo riusciti a portare dall’Argentina, col desiderio di soddisfare i nostri spettatori. I quali non ci lasciano dubbi: c’è fame di Papa in giro, meglio allora non lasciarla inevasa.
Dino Boffo
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