Bruno Mardegan
Blog / Bruno Mardegan / Lettere | 06 Marzo 2013

Lettere – Mafia sulle macchine mangia soldi

Caro Direttore, la città di Pavia deteneva il primato negativo di città dell’azzardo. Ora la situazione si sta capovolgendo per varie circostanze, come l’introduzione della mappa interattiva realizzata da due ingegneri per contrastare il principio del guadagno con la fortuna o con l’imbroglio. Il Comune di Pavia, a sua volta, promuove gli esercizi commerciali etici che abbandonano le macchinette mangiasoldi. Decisione peraltro ostacolata dalla mafia. In positivo si notano altre novità frenanti l’azzardo, quali la possibile revoca dell’aiuto economico ai ludopatici, a seguito del taglio dei fondi ministeriali. Le discusse macchinette prestano il fianco anche a un’altra dimensione negativa. È stato constatato che attirano i ladri, e quindi i bar sono orientati a disfarsene, mafia permettendo. I problemi causati dalla rete delle macchinette mangiasoldi rimangono comunque ancora gravi, e richiedono interventi istituzionali radicali. Esercizi adibiti esclusivamente all’azzardo, sorti come funghi a Milano in tempi di recessione economica, andrebbero chiusi sollecitamente. Quantomeno si dovrebbe annullare la facoltà di apertura notturna dei mini casinò. A conti fatti, finché lo Stato deve accollarsi le cure dei ludopatici, sempre più numerosi, il differenziale costi-imposta sulla azzardo, diventa negativo.

Cordialmente.

Bruno Mardegan – Milano

Lettera indirizzata a Il Giornale

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