
Il video di Vittoria Patti – Epifania di gioia
Epifania vuol dire manifestazione, per questo quando Vittoria Patti ha messo sul nostro forum il video che c’è qua sotto, ho subito pensato che fosse quello giusto per il prossimo 6 gennaio. Lo devo vedere da solo perché ogni volta singhiozzo (a me capita sempre quando incontro d’improvviso i buoni, come direbbe Cormac McCharty). Oggi, rivedendolo per l’ennesima volta, forse ho capito il perché. D’un tratto mi è venuto in mente Il cielo sopra Berlino quel film in cui gli angeli vivono mischiati con gli uomini. Chi suona e canta qui sono professionisti ma poiché sono vestiti da persone qualsiasi e arrivano trafelati all’appuntamento come le persone qualsiasi (tranne i primi due), ti fanno scoprire che le persone in fila accanto a te al supermercato potrebbero essere Beethoven, anzi che sicuramente lo sono. La gioia che si diffonde sui volti, soprattutto a partire dai bambini e dagli anziani, e che esplode nell’applauso finale, è quella che auguro a tutti, perché è quella che conduce a scoprire chi è davvero l’uomo e quindi chi è Cristo.
Nel 130º anniversario della sua fondazione il Banco Sabadell ha voluto rendere omaggio alla propria città realizzando questa flashmob. Suonano e cantono più di 100 persone dell’ Orquestra Simfònica del Vallès e dei cori Lieder y Amics de l’Òpera y la Coral Belles Arts.
Racconta le tue emozioni nel Forum in Oggi ho incontrato una persona buona.
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L’avrò visto venti volte. Le prime lacrime arrivano esattamente quando il violinista con l’aria western che assomiglia a un mio amico pazzo attacca a suonare, scendono quando quello con l’aria da salumiere guarda fiero quelli che lo guardano fieri, e poi è incontenibile con i bambini esultanti e quelli pensierosi, con la vecchia trepidante che corro corro perché qui arriva la fine del mondo e magari me la perdo: oddio no, non me la sono persa, meno male che c’ero anch’io questa volta, non come quando mio marito mi ha lasciato (poverino era così stanco di me, d’altronde io lo capisco perché sono così pesante certe volte). E il ragazzo che si dà l’aria di spiegare Beethoven alla sua ragazza, e l’altra ragazza che trascina avanti il ragazzo, e la signora che non vuole disturbare, e Ligabue spagnolo che dice wow!, e gli orchestrali panzonetti e attempati come anche tu qui!, no guarda io passavo di qui per caso. E l’avete visto il corista che ha il bambino sulle spalle come il signore del pubblico con il bimbo sulle spalle? E quelli che si difendono dalla bellezza volendola fotografare? Una volta ero fermo al semaforo d’estate qui a Roma e mi si affianca una macchina con i finestrini abbassati. Aveva la musica alta e io ho sentito una melodia dolcissima e dopo poche note ho cominciato a chiedermi chi fosse l’autore, e se quella era una cassetta o un cd, e io come avrei fatto perché non ce l’avevo la radio con il mangiacd. E poi il semaforo è diventato verde, e l’auto è partita e io ho detto: ma caspita Mauro, ma potevi ascoltarla la musica, no!? Ecco quelli la fotografano la musica e si perdono lo spettacolo dell’adesso. E li avete visti i due coristi che arrivano a braccetto?
Preparatevi perché il mio prossimo romanzo sarà così. Sarà così o non sarà.