Petizione – Sto col Papa prima ancora di sapere dove starà il Papa
A Papaboys l’iniziativa di Domitilla, Teresa e Andrea è molto piaciuta e l’hanno fatta loro. In genere pubblico su Papaboys quello che ho pubblicato sul blog, questa volta invece pubblico sul blog quello che ho già messo su Papaboys
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Domitilla, Teresa e Andrea sono tre ragazzi che conosco bene e che si sono fatti promotori di un’iniziativa che merita il massimo incoraggiamento. Si tratta di una raccolta di firme di solidarietà al Papa – che oggi si è sentito chiedere da un giornalista se sia “una Papa cattolico” – in vista dell’imminente Sinodo sulla Famiglia. Il titolo – Sto col Papa prima ancora di sapere dove starà il Papa – non ha bisogno di spiegazioni. Cedo perciò lo spazio al loro testo e incoraggio tutti (ma veramente tutti) a firmare (in fondo al post il link alla petizione). Grazie!
Tutti sanno che per i cattolici il Papa è un punto di partenza, un punto da non discutere. Noi cattolici crediamo che in tema di fede e di morale – non nei suoi comportamenti personali – il Papa è infallibile. Lo sanno perfino tutti i miei amici atei, agnostici, miscredenti e pure il mio fruttivendolo islamico, che di immaginette del Papa ne ha più di una.
Poiché ho sentito qualcuno, in vista del Sinodo, dire che se succedono o non succedono “certe cose”, arriverà uno scisma, io e i mie amici, con questa petizione vogliamo dire, in un modo molto affettuoso, che saremo col Papa prima ancora di sapere dove sarà il Papa.
“Is the Pope catholic?”, è l’ultima domanda dei giornalisti in questi giorni. Tanto che Francesco ha detto, scherzando, che avrebbe potuto recitare un Credo per dimostrarlo!
Ripeto: dopo il Sinodo che si terrà a Roma dal 4 al 25 ottobre, noi saremo con il Papa dove il Papa sarà. Il Papa starà dove gli dirà di stare lo Spirito Santo, giusto? Questo è un dogma, no?
Noi staremo con lui. Adesso siamo in tre: vediamo quanti saremo alla fine del Sinodo.
Forse è perché a vent’anni le cose mi sembrano semplici ma non capisco (non capiamo) i cattolici che mettono in dubbio questo. Molti giornalisti l’hanno detto pure per Medjugorje – che ci sarà uno scisma se non verranno approvate le apparizioni. E qualcuno, l’ho sentito con le mie orecchie, spera pure che “il Signore chiami a Sé il Papa prima che ne combini una grossa”. Siccome da adesso e durante il Sinodo ne sentiremo di tutti i colori, abbiamo deciso questa raccolta di firme di solidarietà col Papa.
Non stiamo col Papa solo dopo aver sviscerato e passato in rassegna tutte le cose che ha detto e che ha fatto, o perché ci piace. Stiamo col Papa perché è il Papa. Non perché è Francesco, o Benedetto, o Giovanni Paolo, ma perché è il Papa. Per questo lanciamo una petizione prima del Sinodo e la proseguiremo durante il Sinodo. Firmiamo tutti per dire che un cattolico sta col Papa perché è il Papa. Il resto è fuffa.
Domitilla, Teresa, Andrea
Qui il link alla Petizione
Grazie mille don Mauro!
E’ bello avere iniziativa.
Però Mauro non firmerò questa petizione. Perchè io non sto con il Papa a prescindere.
Su tante cose finora mi sono dovuta turare il naso ed andare avanti a modo mio. Spesso ai margini.
Ciò non significa che andrò contro un Papa, ma voglio poter continuare a dire qualora se ne presentasse l’occasione che la scelta del Papa a me sembra una cazzata e che non la condivido.
Sto col Papa perchè è il Papa a me non piace.
E lo dico oggi, con un Papa con il quale mi trovo molto spesso allineata, quindi non lo dico per antipatia o altro.
Per me è proprio una questione di maturità mia.
E cioè che le cose vorrei anche un po’ capirle studiarle lavorarci masticarmele.. per cambiare magari idea… o per restare del mio parere.
E comunque il resto non è fuffa…
E’ vita Domitilla cara… quella che tu forse ancora vista la tua goivane età non hai vissuto.
Non posso firmare poiché non credo che il papa sia infallibile…
Forse… Grazie dell’incoraggiamento.
DD
[…] Qui il link al blog Come Gesù […]
Firmato!
Anche io sto col papa a prescindere. E sono disposto anche a cambiare certe mie convinzioni se il papa ci indica una strada diversa. Per esempio, ero un sostenitore deciso della “doppia conforme” nel processo di nullità matrimoniale, ma appena uscita la riforma ho subito proclamato “a mare la doppia conforme”. Così pure, avevo qualche perplessità ad allinearmi alla teoria del surriscaldamento globale portata avanti da alcune centrali di pensiero. Ma da quando il surriscaldamento globale è diventato parte del magistero pontificio con i gas serra vado in giro urlando il mio NO all’anidride carbonica.
Figurati, bellissima idea e complimenti a voi tre!
Non so Acida: in campo di fede e di morale il Papa è infallibile. Se non ci credi, come Renato, puoi fare come vuoi. Se ci credi, non so come te la rigiri.
“Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, all’infuori di uno solo: Dio” (Mc 10, 18). “Perché dici che sono infallibile? Nessuno è infallibile, all’infuori di uno solo: Dio”…
“A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”
Ìo trovo che questi ragazzi siano in gamba che si fidano di chi guida la chiesa.Se non mi fido di chi Cristo ha messo a capo della Chiesa allora sono senza rotta e vado alla deriva!!Poi dicono che i ragazzi non.hanno fede;che non credono a nulla!!be vanno incoraggiati per la maturita che hanno…e che tanti adulti non.dimostriamo a volte di avere.Mi fido di questi giovani;mi fido del papa che amo e mi fido di Cristo!!voto.Auguri spero arriverete ad un milione di firme.bravi
Riprovo a rispondere nuovamente.. non mi fa pubblicare.
Esiste anche il primato della coscienza (ben formata) che per quanto mi riguarda in alcuni casi ha avuto la precedenza su quello che il papa comandava. Ovviamente dopo preghiera, discernimento e verifica da parte del mio prete che conosce la mia storia.
Non sto dicendo di far le cose a cuor leggero.
Sto dicendo che la legge di Dio va coniugata dentro ogni vita.
Il primato della coscienza esiste é importante..ma purtroppo mai tirato in ballo.Mi ricordo per esempio domandine del catechismo completamente cancellate ormai..tipo il Limbo che ora non c’è più e prima c’era..
Quando bambini sono stati. Delegati al limbo da s.madre chiesa?
Ora quei bimbi dove sono?
Abbiamo creduto per tanti anni una cosa che la chiesa ci ha comandato di credere poi a na certa ha detto…toh me sa che me so sbajata..
A me queste cose fanno riflettere…e voglio ascoltare queste mie riflessioni. Non mi viene da dire ahhh vabbè il Papa ha cambiato quindi ora cambio pure io..
No io non riesco ad essere cosi.
Anche in questo seguo la mia coscienza.
E mi sento serena…e molto amata da mio padre Dio.
Acida è chiaro che i gradi di adesione a quanto afferma il Papa sono diversi. L’obbligo stretto di coscienza per un cattolico c’è solo nei dogmi e l’ultimo è quello dell’Assunzione di Maria del 1950: lì si esprime l’infallibilità in senso pieno. Però nel discorso che il Papa ha fatto al Sinodo Straordinario (quello del 2014) il 6 ottobre ha detto di parlare con chiarezza e di saper ascoltare e di fare tutto ciò “con tanta tranquillità e pace, perché il Sinodo si svolge sempre cum Petro et sub Petro, e la presenza del Papa è garanzia per tutti e custodia della fede.”
Per cui una raccolta di firme come quella promossa da Domitilla, Teresa e Andrea può dare fastidio solo a chi nel proprio cuore non crede al fatto che il Papa è questa garanzia
P.S. se qualcuno ha voglia di rileggersi il discorso del Papa del 6 ottobre scorso ecco il link: https://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/october/documents/papa-francesco_20141006_padri-sinodali.html
Acida, non entro in questioni teologiche, perchè non ne so niente.
Però ti posso dire che la prima cosa che cerchiamo ricordarci alla nausea ad ogni Consiglio di classe, è che un gruppo di docenti è efficace quando è coeso. mai dare torto, specie davanti ai ragazzi, anche al collega più zoppicante, più inesperto.. Soprattutto se è il Coordinatore.
Alla fine ci rimettono solo i ragazzi.
“difendere ” il papa mi pare un atteggiamento logico e prudente, direi strtegico.
Bene dory..se per te é giusto cosi fallo.
Io non entro proprio dentro queste dispute. Mi voglio muovere su altri terreni..
O forse rischio la scomunica. Dichiarando che non firmo o sono tacciata di eresia o altro?
Infatti a me non da fastidio.
Mica sto a rosica perché raccogliete firme…
Fastidio de che…
No, nessuna scomunica! tranquilla. Una preghiera per noi! grazie
Per carità, Acida. Nessuna scomunica! Ci mancherebbe. Siamo nell’assolutamente opinabile. Dicevo solo la mia. E dicevo che una posizione come quella di queste ragazze secondo me non necessariamente è da immaturi perchè propone “un accordo a prescindere”.
E ho fatto un esempio, volutamente non religioso e attinente il mio lavoro.
Tu hai la tua posizione. E per quanto riguarda il primato della coscienza sono anche d’accordo con te!
Nessuno è infallibile, all’infuoti di uno solo: Dio. Il papa non è Dio.
Attenzione alla presunzione. Attenzione a non bestemmiare.
Ecco a me dory gli accordi a prescindere non piacciono.
Ci credo poco. Soprattutto se coinvolgono altre persone.
Prendo l’esempio della scuola. A volte il fatto di difendere “la categoria” professori tra professori causa dei danni immensi agli alunni e alle famiglie. Ci si può ritrovare a veder riconosciuta da un insegnante la tua ragione ma vederla comunque testare immobile perché deve conservare il buon rapporto con gl’altro docente (quello stronzo) che guarda caso é pure vicepreside.
Delle volte dentro le difese a prescindere si mettono in atto delle gravi ingiustizie.
Per non parlare di alcuni medici…
E questi non sono bei discorsi…é vita vissuta.
Continuate ragazzi non fatevi scoraggiare ce la farete!!
Se il Papa proclama un dogma io aderisco ad esso.
Se il Papa mi comanda io obbedisco.
Se il Papa fosse imprudente, arruffone, invadente, autoritario, egocentrico, confuso, sprezzante verso i suoi collaboratori, lunatico, iniquo, se facesse accezione di persone e istituzioni, non proclamerei che tutto ciò è buono e ben fatto.
Non diffonderei nella Chiesa, per quanto mi riguarda, uno stile simile. Sarei sciocco e indegno se facessi così.
Non trasformerei in linea pastorale i difetti di un poveraccio posto a capo della Chiesa di Cristo.
Se il Papa permettesse a coloro che, sposati, vivono una nuova unione riconosciuta solo civilmente, di fare la comunione a chi mi chiedesse consiglio direi: la Chiesa purtroppo te lo permette. Ma Dio non lo vuole. Se tu lo facessi non andresti contro la legge della Chiesa, ma non vivresti il rispetto che il santissimo sacramento si merita.
Attenta, Domitilla, Renato è molto permaloso. Se lo contraddici, poi ti chiama “struzzogalla” sinché campa…
A proposito, ricordo che tempo fa ci fu una curiosa e interessante diatriba a proposito del concetto di “valori non negoziabili” che piaceva molto a papa Benedetto e al card. Ruini, ma che invece papa Francesco ha detto di non gradire molto. Da qui l’esultanza dei relativisti, anche quelli “cattolici” (?) che hanno subito provveduto a stappare le bottiglie di champagne per festeggiare la fine degli assoluti morali. In realtà Francesco aveva subito aggiunto una postilla importante: “ma perché, forse esistono valori negoziabili?” con ciò allargando caso mai la platea dell’assolutezza. Adesso, nel suo viaggio in America, ci chiarisce definitivamente che è solo una questione terminologica. Non bisogna dire più “valori non negoziabili”, ma “aspetti irrinunciabili”, “questioni che non è lecito evadere o mettere a tacere” e, guarda caso, sono sempre le stesse: la difesa della famiglia (a partire dalla sua nozione che prevede irrinunciabilmente un uomo e una donna), l’aborto…
“Relativisti cattolici”, prego prendere nota.
Io non firmerò, e non c’entra la coscienza,c’entra che io sono dalla parte del Papa ,quando parla da Papa nel ruolo che gli è stato affidato dalla Chiesa in quanto Capo della chiesa. Se a questo si aggiunge chè è simpatico, che ha una capacità di comunicazione e un modo di agire consono a quello che fa, me lo farà amare ancora di più umanamente. Ricordo Giovanni XIII, ero molto piccola ,mi rimase in mente la frase …e voi genitori stasera date un bacio ai vostri bambini e dite che lo manda il papa..è rimasto impresso nel mio cuore e nella mia mente..e ancora oggi mi commuove , Paolo VI non m’ispirava affatto tenerezza, però quando parlava si faceva ascoltare, (cosi l’ho percepivo anche allora più grandina ma sempre piccola) da una bambina che in quanto tale, era curiosa di vedere quest’uomo in bianco che tutti dicevano era il Papa il capo della chiesa. Non ricordo le sue parole ,ma la sua severità e concisione, lo sentivo come l’uomo giusto .Direi ai giovani , che la sola riflessione sentimentale accorcia le distanze e il tragitto può essere più o meno breve, una riflessione sentimentale sorretta da quella razionale , anche se non conquista immediatamente, fa fare passi più lunghi e sicuri.
Dio non lo vuole? E che ne sai tu? Te lo ha detto Lui?
Lo sapevo che mi responso alle critiche di quelli come te: attenti a difendere le prerogative della coscienza. Non quella degli altri, però.
Io sono d’accordo con te Giuseppe nel dire che segui il Papa “a prescindere” solo quando parla ex-cathedra.
E sono pure d’accordissimo nel dire che alla gente devi dare i consigli che la tua coscienza ti suggerisce.
Però sono pure d’accordo con Ann: la pretesa di affermare con sicurezza “Dio non vuole” mi pare francamente esagerata.
Cosa Dio davvero vuole, non lo sai; a maggior ragione se è pure in disaccordo con la Chiesa.
Vero
Che poi non contesto nel merito della discussione, ma effettivamente è stancante sentirsi sempre ripetere “struzzogalli” e “pappastruzzi”
Benedetto XVI nella sua prefazione a Gesù di Nazareth chiedeva ai suoi lettori di leggerlo con un “anticipo di simpatia senza il quale non è possibile alcuna comprensione” (ho virgolettato le sue parole come le ricordo a memoria).
Si riferiva al comprendere le cose nel senso vero di chi le sta dicendo, perché se non c’è simpatia, tutto si presta ad equivoci. “Comprendere” non vuol dire essere d’accordo, vuol dire accettare che l’altro, come persona, con la sua vita e il suo modo di stare al mondo – magari diverso dal mio, che io non devo affatto copiare e non mi deve in fondo neanche entusiasmare particolarmente – abbia qualcosa di rilevante da dire alla mia vita. In fondo questa è la premessa di ogni dialogo. Se non credo a tutto questo, la presenza reale, fisica, dell’altro davanti a me è inutile. E’ come se stessi continuamente parlando con un libro e non con una persona.
Non credo che io debba essere “fan” del Papa, non devo essere “fan” di nessuno. Però quell’anticipo di simpatia necessario ad ascoltarlo credo che il papa da me lo meriti, come lo merita mio padre. Simpatia per lui e non semplicemente obbedienza dovuta al suo ruolo. Altrimenti finirà che del papa mi interesseranno solo le encicliche e poco altro.
Una delle cose che mi infastidiscono è che magari uno scrive o parla per anni di una certa cosa a un suo amico ed è come se non dicesse nulla. Poi magari la stessa cosa la dice il Papa e lui reagisce come se non l’avesse mai ascoltata da nessun altro (fino a trasformare in verità assoluta e rivelazione profetica tutto ciò che, quando partiva dalla mia bocca, era classificato come semplice stronzata). Ora io mi chiedo: o era davvero una stronzata e quindi è rimasta tale anche se a dirla oggi è il Papa, oppure io non sto ad ascoltare le persone che mi vivono a fianco, ma penso che la verità possa giungermi soltanto da coloro i quali ho eletto a idoli e di cui sono diventato fan.
Mi infastidiscono fino a un certo punto, vivo tranquillo lo stesso. Mi preoccupa un po’ chi ha bisogno del guru per vivere. Mi sembra triste, mi sembrano povere le sue relazioni. E questo anche se il suo “guru” è il papa, che è certo meglio degli One Direction.
Ho sempre la tentazione di inventarmi grandissime stronzate e di metterle sulla bocca del papa o di san Tizio o di san Caio e vedere cosa ne pensano gli adoratori del papa o di san Tizio o di san Caio. Giusto per capire con chi sto parlando e se davvero vale la pena di chiacchierare con lui.
Pure Mauro ha gli adoratori, gli adoratori-amici e poi gli amici e basta. E poi anche i “nemici”, naturalmente, quelli che lo guardano con antipatia. Forse ognuno di noi ha relazioni di questo tipo, non so.
A volte sono gli adoratori a far germinare i nemici, e viceversa. Sono processi non sempre evitabili. L’importante è che uno se ne renda conto e non si metta a coltivare il suo pubblico o le sue inimicizie. Coltivare le amicizie invece è necessario.
Dopo la proclamazione del dogma dell’Assunzione ci sono state altre definizioni dottrinali. Mi riferisco alle tre definizioni morali date da Giovanni Paolo II nell’Evangelium vitae:
“con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l’uccisione diretta e volontaria di un essere umano innocente è sempre gravemente immorale. Tale dottrina è fondata in quella legge non scritta che ogni uomo, alla luce della ragione, trova nel proprio cuore (cfr. Rm 2,14-15), e riaffermata dalla Sacra Scrittura, trasmessa dalla Tradizione della Chiesa e insegnata dal Magistero ordinario e universale”;
“con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi – che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina – dichia-ro che l’aborto diretto, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce sempre un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, e trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale”;
“in conformità con il Magistero dei miei Predecessori e in comunione con i Vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l’eutanasia è una grave violazione della Legge di Dio, in quanto uccisione deliberata moralmente inaccettabile di una persona umana. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta e trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale”.
E c’è poi la definizione della verità di fede circa il sacerdozio ministeriale riservato solo agli uomini, sempre di Giovanni Paolo II nella lettera apostolica “Sacerdotalis ordinatio” (per cui chi ancora oggi continua a cianciare di sacerdozio alle donne si pone oggettivamente al di fuori della verità cattolica):
“al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla divina costituzione della chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli (cf. Lc 22,32), dichiaro che la chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della chiesa.”
Lidia la certezza è cosa differente dalla verità.
Fa riferimento alla condizione soggettiva in cui uno emette un giudizio.
Lo si può emettere senza avere in sé ombra di dubbio e allora è un giudizio emesso in modo certo;
oppure nella coscienza può esserci qualche titubanza, qualche esitazione, nel formulare il giudizio; si ha allora la probabilità, il dubbio o qualcosa di simile.
Io, nel fare quella affermazione, non ho ombra di dubbio; ne sono certo.
Poi capisco e rispetto che altri potranno accogliere o no gli argomenti su cui la basso e giungere o no alla mia stessa conclusione.
Ma ti assicuro che io la faccio con certezza.
La discussione prosegue al forum nel thread Il Sinodo sulla famiglia