Blog / Libri recensiti dal blog | 27 Novembre 2015

Víctor Manuel Férnandez – Dar da mangiare, dar da bere

Questo piccolo libro di piccolo ha solo il numero di pagine, sessanta indice compreso, e i suoi protagonisti, i poveri: per il resto è una perla. Fa parte di una collana di libri per il giubileo e per questo dico che è una perla, perché la parola collana gli si addice.
Non è un libro di teologia né di catechesi, ma parla di Dio molto più di tanti libri di teologia e insegna a vivere come Dio vuole più di tante ore di catechesi.
Come è possibile in sessanta pagine a carattere grosso? Perché non indica ideali alti di misericordia, né addita orizzonti infiniti di carità, né mondi da evangelizzare, né detta obiettivi apostolici. Questo libro punta dritto alle nostre mani. Cosa stanno facendo e a chi? Chi accarezzano, curano, sorreggono? Punta dritto alle nostre tasche: di cosa sono piene? Come e perché devo svuotarle?
Questo libro non ci dà parole nuove o più efficaci per parlare di Dio, anzi ci fa chiudere la bocca e ci chiede di aprire gli occhi per vedere chi è accanto a noi. Non in Africa ma qui, accanto a noi.
Non è un libro per divenire più misericordiosi. È un libro che ci dice di diventare noi più poveri, di diventarlo per sentirci comeun povero. Non solo per aiutarlo meglio. Non è un manuale di pronto intervento per le povertà della terra. Ci dice di diventare poveri per essere amico di un povero, per avere qualcosa in comune con lui e per lui.
Dice una cosa bellissima: che c’è qualcosa di Dio e qualcosa della fede che solo un povero sa. Perché è solo quando non hai niente di tuo a renderti forte che scopri cosa fa e chi è Gesù. Solo se non hai nulla scopri che è vero che Lui è tutto.

Víctor Manuel Férnandez, Dar da mangiare dar da bere

Qui il sito della EMI: Editrice Missionaria Italiana